In molti paesi europei e non, il Google Play Store mette già a disposizione degli utenti tutta una serie di servizi e contenuti, partendo dai singoli brani musicali, fino a raggiungere gli smartphone o tablet.
Purtroppo però in Italia tutto ciò ancora non avviene, o meglio solo in parte. Piano piano Google sta portando i vari servizi nel Bel Paese anche se la vendita diretta dei suoi dispositivi tarda ad arrivare.
Questo cosa ha comportato? Beh semplice, il Nexus 4, venduto nei vari mercati solamente tramite lo Store diretto di BigG, in Italia non è mai arrivato, nonostante si trattasse di un dispositivo che fa ancora gola a moltissimi utenti, me compreso. Ovviamente lo si può acquistare tramite vie traverse o da importatori che però ci mettono del loro in più.
Ho cercato di capire la motivazione, prima assegnando la colpa ad LG e poi a Google; in realtà mi accorgo solamente ora, forse per via della mia giovane età, che il problema potrebbe essere insito nel nostro paese.
Google ha capito, come noi tutti, che il problema sta nel sistema di tassazione e che effettivamente, visto già il poco guadagno sui diversi dispositivi, non ne vale la pena di investire in Italia, almeno per ora. Cosi facendo ha lasciato la patata bollente ad LG che si è vista probabilmente spiazzata.
Quando vedremo lo store fisico anche qui in Italia? Credo fra almeno un annetto, se non qualcosa di più.
Questo articolo vuole essere una semplice, e forse stupida, riflessione su una scelta che un grande produttore come Google ha preso nei confronti del nostro paese.