Sicuramente è stato uno, se non il protagonista assoluto di questo MWC. Di chi parlo? Ovviamente del nuovo Samsung Galaxy S5.
Prima di raccontarvi dello smartphone volevo fare un complimento a Samsung che, a differenza di Apple e (forse) di HTC, è riuscita a mantenere segreto lo smartphone fino almeno al giorno della presentazione.
Detto questo ora parliamo un po’ del nostro protagonista. Partendo dall’estetica, ciò che colpisce subito è la nuova texture posteriore, trapuntata, come quella del Nexus 7 2012. Una scelta particolare, un po’ come quella del Note 3, che però da un tocco di personalità in più al dispositivo.
Il nuovo display è più grande del precedente, si passa a 5.1″ mentre la tecnologia rimane la classica SuperAMOLED FullHD. A suo discapito il produttore ha garantito una migliore visibilità sotto la luce del sole diretta ed una minore saturazione dei colori.
Il comparto hardware viene completato dal nuovo processore SnapDragon 801 quad core da 2.5GHz Krait 400 con GPU Adreno 330 e 2 GB di RAM e 16 di ROM, con il supporto alle schede MicroSD fino a 64GB. Fotocamera posteriore da 16 megapixel con possibilità di testare video in UHD con video stabilizzazione, mentre quella posteriore è da 2.1.
Nuovi sensori presenti sullo smartphone. Nel retro notiamo, di fianco al flash led della fotocamera, quello relativo alla misurazione del battito cardiaco, già visto sui Galaxy Gear 2 e 2 Neo. Altro sensore lo troviamo sul pulsante home, così come su iPhone 5S, il lettore di impronte che, effettuando un semplice swipe verso il basso, ci permetterà di sbloccare il display o di autorizzare un pagamento tramite il nostro account Paypal, previa configurazione.
Rivista la TouchWiz, più pulita e semplice, anche se bisognerà vedere se sarà ancora esosa di RAM, così come il tab delle impostazioni, forse un po’ troppo caotico.
La batteria integrata, e removibile, è da 2800mAh. Non si conoscono ovviamente le prestazioni, ma si spera possa concludere una classica giornata di utilizzo. Per permettere questo, Samsung ha studiato una nuova funzione/tecnologia chiamata Power Saving Mode che permette di ridurre i consumi quando lo smartphone è vicino al 10% di autonomia residua, permettendo di avere uno stand-by di circa 390 ore.
Disponibilità a partire da Aprile al classico prezzo di 699€. Tante le colorazioni disponibili quest’anno, personalmente tutte discutibili escluse le classiche nera e bianca.
In sostanza un semplice evoluzione del Galaxy S4; un peggioramento nel design a mio parere, nuove funzioni discutibili e non “rivoluzionarie” ma che altro potremo ancora aspettarci da uno smartphone? Che ci faccia anche il caffè? Sicuramente sarà un buon telefono, venderà perchè ormai il brand Galaxy cammina da solo, ma il grande divario fra Samsung ed i concorrenti si sta sempre più assottigliando.