In un mondo in cui gli smartphone puntano ormai su specifiche tecniche mostruose e su software che stentano ad essere perfetti, i margini di innovazione sono quasi ridotti all’osso tanto da far passare piccole sciocchezze come rivoluzioni mondiali ed in grado di stravolgere il mondo intero.
Da tempo si parla di Apple e di un possibile arrivo nel mercato degli operatori virtuali, ma, nonostante la Apple SIM introdotta quasi un anno fa, l’azienda californiana è stata battuta da Xiaomi, colosso cinese che, come da sua buona tradizione, ha le mani in pasto in moltissimi settori tra cui ora proprio anche quello degli MNVO, gli operatori virtuali, con il nuovo Mi Mobile.
Il servizio è al momento garantito e presente solamente sul suolo cinese con promozioni che risultano già di base molto interessanti, si parla di 10 dollari per 3GB di traffico internet in 4G.
A pensarci bene comunque ai produttori di smartphone, oggi come oggi, mancherebbe semplicemente questo piccolo tassello. Da tempo molti utenti chiedono un ipotetico operatore globale in grado di farci connettere in qualsiasi parte del mondo con la nostra SIM virtuale, non più fisica, a prezzi comunque contenuti evitando così la necessità di dover inserire delle SIM card specifiche dei paesi in cui ci rechiamo o pagando enormi cifre per pacchetti poco ricchi di opzioni realmente utilizzabili. Xiaomi ancora non è arrivata a tutto questo ma ci si avvicina molto secondo me ed ha posto le basi per quel genere di futuro. Si certo, si appoggia a delle infrastrutture già esistenti e di operatori di bandiera, però trovo più che giusto apprezzare lo sforzo e sperare in un successo di tali servizi.
In un futuro più che mai incerto come in questo periodo per i nuovi smartphone, che possano essere questo genere di servizi le vere e grandi novità? Attenzione però perchè il mondo degli operatori è rischioso, pericoloso e quanto mai problematico da penetrare visto l’enorme potenziale che ad oggi i più grandi operatori hanno sul mercato.