John Gruber, con il contributo sostanziale di Aaron Swartz, ha creato il linguaggio Markdown nel 2004 con l’obiettivo di permettere alle persone “di scrivere usando un formato testo semplice da scrivere e leggere e, opzionalmente, di convertirlo in XHTML (o HTML) strutturalmente valido”.
Da quando sono rientrato in possesso di un dispositivo con iOS, mi ero convinto a far passare tutti gli appunti, gli articoli e quant’altro tramite tale linguaggio andando così ad eliminare il classico testo non formattato scritto sull’applicazione di turno e velocizzando di parecchio tale operazione grazie alle sue rapide scorciatoie.
A causa di mancanza di tempo e con gli esami che incombevano, ho sempre rinviato il tutto fino a quando anche su Android – che utilizzo sui miei smartphone principali – ho acquistato un editor finalmente completo e funzionale, iA Writer.
Qualche nota è già stata scritto, ma datemi tempo qualche settimana per adattarmi e poi valuterò se effettivamente questo linguaggio ha più senso del classico OneNote di Microsoft – che uso come magazzino personale – oppure se dovrò fare un passo indietro ed accantonare questo progetto.
P.S. questo articolo è stato scritto in Markdown.
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