Da tempo utilizzo quei software che vi permettono di conservare le proprie password così da non scordarne neanche una vista la miriade di servizio a cui ahimè mi iscrivo. La mia scelta era ovviamente ricaduta, utilizzandolo dai tempi di iOS, su 1Password forse il più conosciuto e diffuso sul mercato consumer.
Stanco però di attendere un atteso update su Android – che è casualmente arrivato dopo la mia disinstallazione – ho deciso di provare nuove applicazioni e dopo una lenta e precisa ricerca sono ricaduto su LastPass.
LastPass è il servizio probabilmente più diffuso in ambito enterprise e fa dell’essere realmente multipiattaforma la sua vera arma vincente.
Parlando della versione desktop ho trovato estremamente comoda la possibilità di installare semplicemente un’estensione di Chrome – il browser che uso sui miei dispositivi – e nulla di più. Ovviamente il supporto è esteso a tutti gli altri browser più conosciuti ed usati ed al momento della recensione l’unico esente è ancora Microsoft Edge. Di conseguenza capiremo che i dati non saranno salvati in locale, bensì nel cloud.
L’esperienza d’uso con la tale versione è assolutamente eccezionale. La grafica risulta comunque essenziale ed al passo con i tempi, con un’impostazione suddivisa in cartelle per le varie password. Provenendo da 1Password l’unica opzione con cui mi sono trovato in un primo momento spaesato è stata la gestione delle “Note sicure” che vanno ad includere -tra le altre – gli account email, le carte di credito e note generiche, mentre solamente i “Siti” vengono mostrati nella schermata iniziale.
Estremamente comoda è la completa integrazione con i vari form che appaiono direttamente nelle schermate di navigazione. Non siete registrati ? Nessun problema, in pochi tap e senza nemmeno aprire la vostra cassaforte avrete la possibilità di salvare la nuova utenza.
Dal lato mobile invece devo dire che 1Password è decisamente avanti in tutto, ma l’applicazione per iOS ed Android di LastPass fa il giusto, niente di più. Completa la possibilità di sbloccare il software con un’impronta digitale e di integrare al meglio i moduli di auto-completamente con il nostro browser. Anche qui la suddivisione ripresa è la medesima della versione desktop, insomma ci fate l’abitudine e poi non avrete più problemi.
Parliamo di prezzi perchè si la versione desktop è gratuita ed alla fine potrebbe anche solamente bastarvi quella. L’integrazione è essenziale e funziona da dio, per cui potreste salvare tutte le vostre applicazioni direttamente “sul PC” e tralasciare il lato mobile.
Per accedervi via smartphone e tablet avrete infatti bisogno di un abbonamento Premium che prevede un costo annuale – si avete letto bene – di 12$, nulla di comunque esagerato.
Grafica assolutamente essenziale e di buon livello. Funzionalità ottime tra cui la possibilità anche di generare al meglio un controllo sulle vostre password ed eventualmente cambiarle automaticamente.
A differenza della più blasonata concorrenza, non avrete quindi bisogno di attendere che rilascino un update per la versione desktop o per il vostro smartphone e soprattutto sperare che la software house di turno non abbia intenzione di farvi ripagare il servizio. Si è vero, qui abbiamo una spesa annuale contro però una concorrenza che vuole almeno 10 euro per le versioni mobile e 10/20/30 euro per la versione desktop. Qui una sola licenza per tutto, semplice.
Al momento non ho riscontrato particolari difetti ed anzi vi dirò credo di non essere mai stato così felice da questo punto di vista.
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