La pubblicità su Internet rappresenta spesso una piaga per gli utenti, infatti siamo sempre più spesso inondati di pubblicità invasive che peggiorano l’usabilità del sito e distraggono l’utente dal contenuto principale. Allo stesso tempo però la pubblicità permette ai vari siti di guadagnare qualcosa, quindi in teoria la cosa migliore sarebbe trovare un giusto compromesso tra amministratori e utenti per inserire una pubblicità non troppo invasiva per migliorare l’esperienza d’uso del sito anche al costo di guadagnare un po’ meno.
Ovviamente con l’aumentare della diffusione delle pubblicità su Internet sono nate le estensioni per bloccare i vari Banner, ed abbiamo visto spopolare quindi estensioni come Adblock Plus oppure Crystal se si vuole bloccare la pubblicità su iOS.
Quando si parla di Browser spesso la scelta ricade tra Chrome e Firefox su Windows e Linux, ai quali si aggiunge Safari se si è su MacOS X. Su Windows sta iniziando a fare capolino anche Microsoft Edge, l’evoluzione di Internet Explorer, che attualmente è già un Browser molto valido ma con alcune lacune, come per esempio la mancanza delle estensioni, che fortunatamente arriveranno con il prossimo grande aggiornamento di Windows 10 previsto per l’inizio dell’estate.
Non si può però non parlare di Opera, storico Browser norvegese che seppur sia usato da pochi riesce comunque a far parlare spesso di se per qualche particolare funzione. Proprio nell’ultima versione destinata ai sviluppatori infatti è stato integrato un Adblocker a livello del Web Engine, questa introduzione a basso livello permette di bloccare le pubblicità prima ancora di caricare la pagina, riducendo non solo i tempi di caricamento, ma anche il consumo di dati.
Secondo i dati forniti da Opera stessa la loro nuova versione, ancora in fase sperimentale, è del 45% più veloce rispetto alla combinazione Chrome + Adblock Plus, e del 21% più veloce di di Firefox + Adblock Plus. Purtroppo Adblock Plus è l’estensione più famosa della categoria, ma sicuramente non è la più efficiente, sarebbe stato interessante vedere questi confronti con uBlock, molto più leggero ed efficiente. Curioso il fatto che il 75% del fatturato della Opera Software ASA è dovuto alla piattaforma pubblicitaria Opera Mediaworks, che però si concentra sulle pubblicità all’interno delle applicazioni, quindi non dovrebbe danneggiare l’azienda.