Snapchat: è un addio, per ora

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Vi avevo raccontato poche settimane fa del mio esperimento sociale (personale) in cui mi sono imposto di usare costantemente Snapchat al fine di capirlo meglio e di comprenderne le dinamiche d’uso sia in ambito personale che editoriale.

Passata l’euforia iniziale e catalogato il servizio come un semplice social network per il “cazzeggio”, ho deciso di disinstallare l’applicazione dal mio smartphone principale ed anche dal secondario con l’account del sito.Il concetto di base è molto semplice: ci sono fin troppi social network e personalmente ciò che condivido vorrei che rimanesse.

Snapchat non funziona così, sappiamo che dopo un top i nostri contenuti vengono cancellati e non poterci risale mi infastidisce parecchio. Oltre modo trovo che la modalità di interazione fra gli stessi utenti sia per certi versi inferiore ed arretrata rispetto a Facebook e Twitter; esiste la chat ma non mi è riuscito a dare quella sensazione di contatto.

Diciamo che ho fatto poi una piccola analisi personale da cui è scaturito che forse con questi social stiamo veramente esagerando. Per carità Snapchat è interessante ed affascinante per moltissimi aspetti, ma in questo modo devo sempre decidere come canalizzare i contenuti da condividere, quale per Facebook, quale per Twitter, quale per Instagram e quale appunto per lo stesso social giallo. Capite voi stessi come si perda tantissimo tempo già solo in questo e per un persona pigra come me tutto ciò sia deleterio.

Ultimamente sto cercando di disintossicarmi dall’uso frenetico di tali applicazioni e sto cercando di “alzare la testa” dallo smartphone. Pubblico pochissimi contenuti, molto spesso legati al sito, e mi concentro di più sulle persone. Mi informo attraverso Facebook, lo strumento più comodo ed usato in questo ambito; sono innamorato della fotografia e di conseguenza di Instagram; fine, se proprio voglio essere un po’ più connesso e smart, passo su Twitter dove ormai mi sono costruito una mia cerchia di persone fidate.

Snapchat? Al momento dico di no. Si tratta di un arrivederci e chissà se in futuro tornerò ad usare il mio account o se lo cancellerò definitivamente. Forse non lo ho capito fino in fondo o forse, come credo, stiamo andando troppo verso il virtuale e allontanandoci dal reale.

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