I videogiochi dei Pokemon hanno sempre suscitato molto scalpore, e la sua ultima reincarnazione non è da meno, infatti il rilascio di Pokemon Go è stato così dirompente da riuscire a superare per numero di Download nelle prime 24 ore perfino l’app per incontri Tinder e può vantare di più utenti attivi delle blasonate WhatsApp e Snapchat.
I dati diventano ancora più imponenti se si considera che il gioco è ufficialmente disponibile solo in USA, UK, Australia e Nuova Zelanda e mentre per Android l’installazione è piuttosto semplice anche nei paesi non ufficialmente supportati (basta infatti scaricare ed installare l’.apk) su iOS è necessario creare un nuovo Apple ID per accedere allo Store di uno dei paesi supportati.
Molti utenti equivale in genere anche in molti ricavi, infatti in poche sedute l’azienda giapponese ha superato i 30 miliardi di capitalizzazione con un prezzo delle azioni Nintendo che è aumentato di oltre il 50%.
I guadagni provengono ovviamente dagli acquisti In-App che permettono anche un buon margine di guadagno anche ad Apple e Google. Per quanto riguardo le vendite attraverso l’App Store infatti il 30% va ad Apple, il 30% alla Pokémon Company, il 30% alla casa che ha sviluppata il gioco, la Niantic, e “solo” il restate 10% alla Nintendo.
Non sono mancati ovviamente i problemi: i Server i primi giorni sono stati piuttosto altalenanti, problema piuttosto comune in situazioni del genere, ed ovviamente molti utenti lamentano un eccessivo consumo della batteria, cosa piuttosto normale visto l’intenso uso di GPS e Fotocamera per un corretto funzionamento della *Realtà Aumentata*. Proprie nelle ultime ore inoltre si sta facendo largo un problema di privacy, infatti accedendo tramite il proprio Account Google l’applicazione richiede il controllo totale dei dati, cosa non necessaria e limitata alla versione iOS. I sviluppatori sono al corrente del problema e si spera in una correzione il più rapida possibile, magari entro Venerdì 15 Luglio, giorno in cui l’applicazione dovrebbe essere disponibile anche in Italia.
L’impatto sociale di questo gioco è stato così vasto che ne parlano praticamente tutti ed è addirittura riuscito ad essere più popolare di uno dei principali motori di Internet: il porno.
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