iOS: perchè io odio le cartelle

img_0013Come ben saprete sono tornato ad utilizzare, con moltissimo piacere, un iPhone e di conseguenza mi sono scontrato con iOS in maniera definitiva dopo averne avuto sempre una “copia” sottomano sul mio iPad Mini di terza generazione.

Se su Android tendevo ad avere solamente le icone strettamente necessarie sulla mia homescreen, su iOS, come da tradizione, potevo semplicemente organizzare il tutto tramite delle cartelle, niente di più.

Ovviamente ho installato tutto ciò che mi potesse essere necessario nell’uso quotidiano, senza eccedere in applicazioni inutili o da utilizzare di rado. Successivamente mi sono messo a creare le varie cartelle suddividendole per categoria e quindi con “Multimedia”, “Produttività” ecc ecc.

Dopo qualche giorno però mi sono stufato della configurazione ed ho fatto un bel reset della home tornando all’impostazione classica di Apple che, potrà sembrare stupido, ha un suo perché.
Ho provato quindi a spostare le applicazioni di default con quelle utilizzate dal sottoscritto senza spostarne la collocazione e di organizzare la seconda pagina in maniera alfabetica con un’unica cartella denominata “Extra” contenente tutte le app inutili di Apple più quella della Vodafone che non uso per via del widget nel centro notifiche.
Vi dirò che in questo modo ho notato finalmente una migliore armonia della homescreen ed allo stesso tempo nell’uso delle varie applicazioni. Sfruttando il 3D Touch ho la possibilità di ridurre i tempi di inserimento delle varie azioni e di non ricercare ogni volta ciò che mi poteva essere utile.

In questo modo mi sono ritrovato ad odiare completamente le cartelle. Non sono mai stato un grande utilizzatore di Spotlight; molto spesso mi dimentico della sua esistenza per cui alla fine giravo sempre per lo smartphone in cerca dell’applicazione desiderata. In questo modo so già che nella home in alto a sinistra ho WhatsApp e via via tutte le altre sapendo dove premere sullo schermo non appena lo smartphone si sarà sbloccato.

Ci tengo a precisare che questo “metodo” è risultato efficace per il sottoscritto in quanto ho installate veramente pochissime applicazioni. Potrà non essere utile o perfetto per tutti per cui ripeto è un test puramente personale.

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