Viviamo nell’era dello Streaming, vogliamo che tutto sia comodo, rapido ed efficiente, per questo spopolano i servizi di Streaming audio e video quali Netflix o Spotify. Allo stesso tempo però bisogna sempre stare attenti alle spese che potrebbero diventare piuttosto alte se abbiamo attivi diversi abbonamenti.
Molte di queste aziende fortunatamente mettono a disposizione dei piani per più utenti che permettono di dividere la spesa in più persone, andando dunque ad ammortizzare i costi. Non è però sempre facile trovare altre persone che come noi sono interessate ad un determinato servizio.
Ed è proprio in casi come questo che ci viene incontro Together Price, una startup romana che ha progettato un network, il primo “sharing network”, che consente di condividere gli abbonamenti di Netflix, Spotify, Apple Music, Google Play Music ed anche Office 365 Home, ma è possibile anche condividere videogiochi grazie al supporto ad Xbox Live e Playstation Network.
Il funzionamento è semplicissimo. Una volta completata l’inscrizione si accederà direttamente al pannello per la gestione delle condivisioni, se ne potrà creare una nuova oppure cercarne una già aperta attraverso il “TP Network”. Scelto il servizio ai quali siamo interessati basta entrarci e, se ci sono posti rimanenti, possiamo partecipare al gruppo. Il pagamento avviene attraverso PayPal ed il costo ovviamente varia in base al servizio scelto, io personalmente sono in un gruppo di quattro persone per la condivisone di Netflix e con poco meno di 3,5€ mensili ho il piano Premium che permette la visione dei contenuti su 4 dispositivi differenti in contemporanea e il supporto all’Ultra HD, un bel risparmio considerando che sono sempre stato un abbonato al servizio Standard e la quota mensile era pari a 9,99€. Completato il pagamento, se non si è i proprietari della condivisione, si potrà scaricare un file di testo contenente i dati per effettuare l’accesso.
La domanda ora sorge spontanea, ma il servizio è legale?
Ovviamente sì, il servizio rispetta le condizioni d’uso dei singoli servizi. Per esempio Spotify impone che i 6 utenti del piano famiglia siano effettivamente una famiglia, e dunque vivano sotto lo stesso tetto, in questo caso infatti comparirà un messaggio di avviso che ce lo ricorderà, Netflix invece non lo impone, e dunque le 4 persone possono anche vivere a chilometri di distanza.
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