Grazie alla redazione di Wiko siamo riusciti a provare Wiko UFeel, uno dei dispositivi della casa francese che si pone nella fascia media del mercato ma che integra delle caratteristiche normalmente riservate a prodotti di fascia, e di prezzo, più elevata. Nella nostra recensione analizzeremo pregi e difetti di questo smartphone cercando di capire se si sia davvero raggiunto un buon compromesso tra prezzo e prestazioni.
Nella confezione di questo Wiko UFeel troviamo (oltre alla classica manualistica), degli adattatori SIM – MicroSIM – NanoSIM, gli auricolari in-ear, il cavetto USB – MicroUSB e l’alimentatore da muro da 1A. Contenuto quindi il linea con altri prodotti con la comoda aggiunta dei vari adattori per le SIM.
Il design è veramente molto bello e la back cover con l’effetto vellutato aggiunge un ulteriore tocco di eleganza alla già ottima costruzione di Wiko UFeel. Le dimensioni di questo dispositivo (143 x 70.7 x 8.55 mm e peso di 145 grammi) sono nella media della categoria ed offrono una buona maneggevolezza e usabilità del telefono.
Per quanto riguarda l’hardware questo dispositivo ha quasi tutto quello che vorremmo su uno smartphone: 3GB di RAM sono un plus graditissimo utili a sopperire alle prestazioni solamente discrete del processore MediaTek MT6735 Cortex-A53. 16GB di memoria interna espandibile con MicroSD fino a 64GB (grazie ad Android Marshmallow 6.0 c’è la possibilità di utilizzare la MicroSD come memoria interna e quindi installarci le applicazioni).
Display 5″ IPS HD con colori molto buoni e buona visibilità anche in condizioni di luce solare molto forte. Le connessioni (WiFi, Bluetooth, LTE) funzionano molto bene e senza alcun problema così come buona è la ricezione GPS.
Punti di forza lato hardware di questo dispositivo (a mio parere) sono il sensore per le impronte digitali che funziona egregiamente e con una discreta rapidità ed il tasto home fisico che una volta provato con unico strumento di navigazione non vi farà più tornare ai tasti on screen.
Lato software troviamo Android 6.0 Marshmallow leggermente personalizzato (launcher proprietario Wiko ancora un po’ acerbo) e con alcune gesture utili e molto interessanti (doppio tocco per il risveglio, gesture per fare uno screenshot, possibilità di settare la gamma cromatica del display). Gestione del software semplice ma intelligente, quindi.
Vero punto debole di questo dispositivo: nonostante le caratteristiche tecniche delle due fotocamere siano buone sulla carta (apprezzato il Flash LED anche nella parte anteriore del dispositivo), sul campo emergono poi tutti i limiti hardware e software (anche se l’interfaccia presenta buone funzioni come la possibilità di scatto in manuale) del reparto fotografico. Peccato perché con un comparto fotografico migliore questo dispositivo sarebbe diventato un must-buy.
Qui sotto un galleria di foto scattate con Wiko UFeel:
La batteria da 2.500 mAh porta, con un uso medio, tranquillamente a fine giornata anche se il drain sotto rete 4G è forse un po’ eccessivo (ottima invece la gestione dell’autonomia con il dispositivo in stand-by). Presente sia il risparmio energetico di Marshmallow sia il risparmio energetico intuitivo tipico dei dispositivi equipaggiati con processori MediaTek.
Dispositivo che si pone come obiettivo di essere un giusto compromesso tra prestazioni e prezzo (online si trova intorno ai 170 euro) e che effettivamente riesce nel suo scopo: i 3GB di RAM, il lettore per le impronte digitali e l’ottimo tasto home fisico trovano di contro un processore non rapidissimo ed una fotocamera non all’altezza. Mi sento di consigliare Wiko UFeel a chi cerca buone caratteristiche e buona esperienza d’uso ad un prezzo ragionevole anche al costo di dover rinunciare a qualcosa dal punto di vista fotografico.
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