Con il recente refresh della linea di MacBook Pro di Apple la lamentela più comune, dopo l’aumento di prezzo e la presenza di sole porte Thunderbolt 3, tra gli utenti “Pro” è stato il limite imposto da Apple per quanto riguarda la memoria RAM. Sia nel 13″ che nel 15″ infatti la memoria RAM massima è di 16GB.
Molti di voi a questo punto si staranno chiedendo chi sfrutterà mai tutta quella RAM?
Per l’utente medio che naviga sui social, guarda video in streaming o magari usa la suite Office infatti 4GB di RAM sono sufficienti; c’è però da tener conto dell’utenza che da anni hanno sempre fatto affidamento alla linea Pro dei prodotti Apple.
Basti pensare ad uno sviluppatore che magari deve tenere aperti più emulatori o macchine virtuali per testare le proprie app, ad un fotografo che deve importare grandi quantità di foto in formato RAW oppure ad un film maker che deve effettuare dei rendering dei propri video e molto altro ancora. Insomma ci sono molti casi d’utilizzo dove avere 16GB di RAM o più può tornale utile.
Detto questo, quello che ha fatto molto discutere sono state le dichiarazioni di Phil Schiller, Senior Vice President of Worldwide Marketing di Apple:
To put more than 16GB of fast RAM into a notebook design at this time would require a memory system that consumes much more power and wouldn’t be efficient enough for a notebook. I hope you check out this new generation MacBook Pro, it really is an incredible system.
Iniziamene Phil Schiller ha quindi dichiarato che avere più di 16GB di RAM sui nuovi MacBook Pro avrebbe ridotto l’autonomia di quest’ultimi. Come potete immaginare questa dichiarazione ha suscitato molto clamore.
Dando un’occhiata a cosa offre la concorrenza infatti si trovano senza problemi PC portatili con più di 16GB di RAM il che ha “costretto”, nelle scorse ore, Phil Schiller ad entrare un po’ più sul tecnico con una nuova dichiarazione:
The MacBook Pro uses 16GB of very fast LPDDR memory, up to 2133MHz. To support 32GB of memory would require using DDR memory that is not low power and also require a different design of the logic board which might reduce space for batteries. Both factors would reduce battery life.
Sostanzialmente i motivi che hanno portato alla decisione di non andare oltre i 16GB di RAM sono due: i processori di Intel e lo spazio fisico necessario.
A bordo dei nuovi MacBook Pro troviamo i processori di 6a generazione di Intel, conosciuti anche come Skylake. Da un paio di anni ormai Apple sui propri computer monta memorie di tipo LPDDR3 che consentono di contenere i consumi rispetto alle normali memorie DDR3. Per montare 32GB di RAM l’azienda avrebbe dovuto passare a memorie di tipo DDR4 per via del mancato supporto da parte di Intel delle memoria LPDDR4 e questo si sarebbe tradotto in circa un 10% di autonomia inferiore.
Oltre all’aumento dei consumi per ospitare 32GB di RAM sarebbe stato necessario modificare inoltre la scheda madre dei MacBook per ospitare la nuova memoria e questo avrebbe causato una riduzione ulteriore della capacità della batteria.