Mi piace fare questo genere di articoli, ovvero quelli in cui vi parlo di come io mi evolvo grazie alla tecnologia e come questo avvenga sia in ambito lavorativo che personale.
Avrete magari anche seguito tutta la mia storia e le innumerevoli volte in cui ho elogiato iOS su smartphone rispetto ad Android o magari no, chi lo sa. Ciò che vi ho sempre riportato è puramente sensazionale, elementi che si provano a pelle e che non si possono spiegare se non testandoli sul campo; lì potreste capire, forse, ciò che vi sto dicendo. Ovviamente non dovete correre a comprare un iPhone, ma non mi giudicate subito solo perché odiate Apple o perché i suoi smartphone costano n-mila euro, leggete e poi mi dite.
Sono sei mesi che sono tornato ad usare un iPhone come smartphone principale ed ormai avrete capito una cosa che spero faccia si discutere, ma allo stesso tempo vorrei che venga capita da voi lettori: l’iPhone è lo strumento perfetto per lavorare come voglio io.
Da quando sono tornato ad usare iOS mi sono imposto di avere anche al mio fianco un secondo telefono Android. In questo modo, oltre ad essere sicuro verso eventuali ripensamenti, avevo sempre il confronto completo fra le due piattaforme così da poter decretare un vincitore nelle mansioni svolte.
Occupandomi di ben tre piattaforme, tutte diverse tra di loro, ho bisogno di avere tra le mani un telefono che mi permettesse di svolgere tutte le operazioni fattibili in mobilità con il minimo sforzo e con la massima resa. Mi sono costruito vari workflow di conseguenza che mi hanno aiutato in questo, così da poter poi usare le medesime applicazioni per entrambi i sistemi operativi.
Facendo un esempio banale: io utilizzo Buffer per condividere i post di InstaSport (un progetto fikissimo!!) sulle varie piattaforme. La grafica è molto curata su entrambi gli OS, ma su iOS ha quel qualcosa in più che vi rende l’esperienza d’uso migliore. Rimanendo collegato all’esempio, quando poi pubblico un post da Buffer su Instagram su iOS non ho problemi, mentre su Android non viene riconosciuta la pagina Facebook con cui matchare la foto. Perchè? Ho contattato anche Instagram e nemmeno loro mi hanno dato una spiegazione sensata.
Posso continuare dicendo ad esempio di come, rimanendo su Instagram spesso mi capita di scrivere direttamente un post dall’applicazione. Su iPhone posso tranquillamente inserire un testo “formattato” con spazio, a capo ed emoji dove voglio io ed il risultato finale corrisponde a quanto vedo. Su Android invece posso formattare come credo il mio post, ma all’atto della pubblicazione lui fa un tsunami generale che elimina tutto quanto.
Proseguo ancora con le applicazioni di Google, un’eresia quasi. Voi provate ad usare Google Calendar, Google Maps, Snapseed o magari la stessa Inbox su iOS e poi passate ad Android. Come vi sembrano, uguali? Non credo, anzi. Io amo i servizi di Google e non potrei vivere senza di loro avendogli affidato tutti i miei dati praticamente, ergo vorrei avere la miglior esperienza possibile non credete?
Ovviamente il mio discorso è assolutamente soggettivo e personale, non deve essere inteso come unico dogma per tutta la popolazione terrestre.
Ormai lo avrete capito io con iOS lavoro egregiamente ed il sistema sposa a pieno ciò che cerco in uno smartphone per questo uso. Non disdegno Android, ma sembra che il distacco tra i due OS, nel mio uso, ci sia e questo quasi mi fa odiare il robottino verde a favore di un sistema operativo chiuso, limitato e costoso.