Giusto qualche settimana fa, vi avevo raccontato di come lo streaming online sarebbe stato il futuro della televisione e di come, in questo modo, gli spettatori sarebbero stati molto più interattivi e presenti in ogni singolo programma.
L’altra sera stavo pensando, giusto a caso mentre guardavo una delle tante serie tv su Netflix, su come io non accenda mai i canali tradizionali e di come, grazie al Chromecast, utilizzo lo smartphone per gestire tutti i servizi in streaming sul televisore.
Nello specifico, oltre a Netflix giusto un paio di sere a settimana, io uso solo ed esclusivamente YouTube. Che siano commentary o recensioni non importa, ormai mi sono iscritto a talmente tanti canali di qualità che mi permettono di avere un vasto panorama di scelta fra mille argomenti. Ovviamente non vedo tutto ciò che viene caricato, ma faccio una cernita ed una selezione così come si fa con il classico zapping serale o con la guida tv sottomano.
Non è gratis, questo sia chiaro, e così come pago Netflix e simili “pago” anche YouTube. Che sia da smartphone o pc io disattivo AdBlocker su YouTube perché il tempo che essi impiegano per realizzare dei contenuti, in genere, non è pagato da nessuno se non da quei pochi spiccioli derivanti dalle partnership. Non pagheremo un canone mensile, in futuro forse si e ne sarà contento, quindi mi sento in obbligo nel lasciare la pubblicità attiva per giusto quei 30/40 secondi.
Alla fine, vedendo anche le webstar, mi ritrovo molto più in questo concetto di televisione che nella classica.