Ho sperimentato l’iPad in maniera diversa nelle scorse settimane a causa dell’assenza del mio Surface Pro 3 per via di un problema hardware. Sono convinto di una cosa: non è uno strumento di lavoro che fa al caso mio.
Sono riuscito, tempo permettendo, a documentare quasi tutti i giorni in cui mi sono scontrato con il prodotto di Apple che tanto ho amato (ed amo tutt’ora) in ambito multimediale, quanto odio in ambito “lavorativo”.
Come ho più volte detto, la sua portabilità estrema è l’elemento che potrebbe farmi passare sopra tutti quanti i problemi, ma non per questo mi devo sentire forzato nell’utilizzare un prodotto che non mi da quello di cui ho realmente bisogno quotidianamente.
Ciò che mi manca di più è sicuramente poter ricaricare il mio “computer” tramite un powerbank. Per me che passo molto tempo fuori casa è quasi fondamentale e purtroppo il mio Surface non ha questa possibilità, almeno per ora. Un gran peccato, specie pensando anche al fatto che si tratta comunque anche di un tablet e non solamente di un notebook.
Oggi giorno devo dire che comunque anche Windows 10, nonostante alcuni limiti, siamo un OS completo ed in grado di competere con la concorrenza. Amo iOS e tante sue implementazioni, ma trovati i giusti software, sarà facile lavorare anche in mobilità senza scendere a compromessi come invece Apple, purtroppo, ci costringe a fare appunto con il suo sistema mobile. Non sono Federico Viticci ed allo stesso tempo non credo di volerlo essere. Lui ha praticamente incentrato la sua “carriera” online sul suo vivere con iPad in tutto e per tutto. Sono però convinto che, oggi, non sia lo strumento definitivo per poter lavorare in mobilità nel nostro campo o meglio, per come pretendo di lavorare io. Oltre questo ho la certezza che un puntatore, uno schermo esterno ed un’apertura che solo un OS desktop ti sa dare è fondamentale in ambito lavorativo. Non possiamo solo ed esclusivamente pensare di poter viaggiare nel cloud, se il locale ancora oggi esiste c’è un motivo ed indubbiamente in molti casi è decisamente più comodo della prima scelta.
Il mondo sta diventando sempre più mobile-oriented e sono il primo ad averlo detto anche nel nostro podcast di qualche settimana fa, ma non vuol dire che tutto questo sia giusto per tutte le categorie di persone.
L’iPad, se lo terrò, al momento sarà solamente un compagno domestico con cui vedere film su Netflix, scaricare tutta la propria libreria musicale, documenti, libri e tanto altro. Cosa che in realtà potrei fare tranquillamente anche con il Surface, sfruttando quindi il suo essere 2 in 1. Il problema in questo caso è Windows 10 che purtroppo non è orientato verso i dispositivi touch.
Vedremo, per ora torniamo a scrivere con un vero computer.
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