Abbiamo provato il nuovo top di gamma di Samsung, il Galaxy S8, un terminale interessante e sicuramente unico nel suo genere con questo display enorme ed i bordi curvi ai lati. Nuovo, futuristico e non perfetto purtroppo.
All’interno della confezione di vendita troviamo una dotazione quasi completa che comprende: un paio di cuffie in-ear realizzate da AKG (di discreta qualità), un adattatore micro USB – Type C ed uno USB A – Type C, un cavo per la ricarica ed un alimentatore dotato di ricarica veloce con uscita 9v-1,8 A. Ci fosse stata anche una piccola cover trasparente, dopo vedremo il motivo, sarebbe stata eletta come la confezione più completa di sempre (almeno per un Samsung).
Samsung Galaxy S8 risulta sicuramente piccolo e compatto se si pensa alla diagonale del display da ben 5,8 pollici con dimensioni pari a 148.9 x 68.1 x 8 mm. L’ergonomia è buona, sicuramente i bordi edge, per quanto interessanti, non aiutano in questo senso. Lo smartphone risulta “morbido” fra le mani, ma allo stesso tempo anche un po’ troppo scivoloso per cui l’uso di una cover, seppur sottile a nostro parere è consigliato. La costruzione è impeccabile con un frame in metallo e due facce in vetro Gorilla Glass 5 come detto prima curvi ai lati. Non manca la resistenza ad acqua e polvere grazie alla certificazione IP68. Sicuramente è uno smartphone nuovo, diverso, elegante e molto futuristico. Se dobbiamo essere pignoli però, l’effetto telecomando si nota troppo e lo sbilanciamento in questo senso è importante. Forse sarà solamente una questione di abitudine, forse no, solo il tempo potrà dircelo.
A bordo del Samsung Galaxy S8 troviamo il nuovo processore di Samsung, l’Exynos 8896, un octa core realizzato con un processo produttivo a 10 nm e dotato di una GPU Mali G71 MP20 e ben 4 GB di RAM lpDDR4. Come si commuta questo nella vita quotidiana? In uno smartphone che sulla carta non dovrebbe aver alcun tipo di problema ed una fluidità incredibile. Nonostante questo qualche imperfezione c’è, ma siamo sicuri che sia più un problema software che l’azienda correggerà nei prossimi giorni piuttosto che un vero difetto della componentistica. La memoria interna è da ben 64GB di tipo UFS 2.1 espandibile fino a 256 GB con microSD attraverso il carrellino in cui è incluso anche il vano per la consueta nano SIM.
Il display è un pannello da 5.8 pollici con risoluzione QHD+ e tecnologia AMOLED. Il nuovo form factor porta il display ad un aspect ratio di 18,5:9 che, come detto, amplifica di molto l’effetto telecomando purtroppo. Il monitor risulta comunque uno dei migliori in circolazione; semplicemente è bellissimo in ogni situazione, spicca sempre con i suoi colori luminosi e vibranti ed ha un senso di immersione incredibile.
A completare il comparto hardware ci sono poi l’accelerometro, il giroscopio, il sensore di luminosità, di prossimità, magnetometro e barometro. Relativamente al sensore delle impronte è stato spostato nel retro e proprio non c’è piaciuto. Oltre ad essere in una posizione scomoda e completamente innaturale, la maggior parte delle volte vi capiterà di prendere dentro la fotocamera (e quindi di sporcarla) oppure dovrete posizionare meglio il dito poichè l’impronta non viene riconosciuta. Le altre tipologie di sblocco, lo scanner dell’iride o il riconoscimento facciale, sono “ottime” dal punto di vista del marketing ma decisamente pessime nell’atto pratico poichè non sempre funzionano bene o superano il tempo di immissione di un pin o di una sequenza. Si poteva fare decisamente meglio vista anche la concorrenza degli smartphone cinesi che hanno di gran lunga molta più esperienza e successo in merito.
Concludiamo la disamina hardware parlando di reti e ricezione. Lo smartphone supporta le reti LTE di cat. 16 che, teoricamente, dovrebbero raggiungere 1Gbps in download ma che oggi è ancora impossibile da testare qui in Italia. Lo smartphone comunque si è comportato molto bene dal punto di vista della ricezione garantendomi sempre la connettività 4G in ogni situazione e, dove presente a Torino, anche il 4G+. Sono rimasto completamente soddisfatto anche se forse manca ancora un pelino per raggiungere il P9 e P9 Plus di Huawei che rimangono per me dei punti di riferimento.
Samsung ha deciso di migliorare e non stravolgere la fotocamera del Galaxy S7. Niente dual camera, fortunatamente, ed un sensore ora da 12 megapixel con apertura f/1.8 e tecnologia pixel autofocus. In sostanza lo smartphone riesce ad ottenere degli scatti quasi sempre di altissima qualità con dettagli ben definiti ed un bilanciamento generale dei colori ottimo. La camera anteriore invece è buona ma soffre un po’ troppo di sovraesposizione. Ottimi anche i video, ben stabilizzati e che hanno un’ottima resa sia dal punto di vista dell’audio che della qualità delle immagini.
Samsung ha voluto rivedere completamente il suo dispositivo di punta con la nuova Samsung Experience 8.1. Un software che ora è molto più simile ad altri concorrenti ed in tendenza con ciò che vuole il mercato degli smartphone. Interfaccia flat, colori minimali ed un’esperienza che viene resa molto più vicina ad Android stock in alcune sue gesture. Il software indubbiamente è completo in ogni ambito sebbene non sia più la vecchia e pesante TouchWiz. Non ho particolari critiche in merito anche perchè il livello di personalizzazione è abbastanza alto considerando gli standard di Samsung degli anni passati. Per uno smartphone così elegante però ci sono dei piccoli “difetti” che stonano a mio parere come ad esempio il font dell’orologio (quasi da cinesone), il troppo bianco dei menù che non esalta le doti del bellissimo display ed infine lo sfondo delle icone che fortunatamente però si può rimuovere via software.
3000 mAh non sono pochi ma nemmeno tanti e nei nostri giorni d’uso, con il display settato sul FullHD, abbiamo sempre raggiunto circa le 3.30/4 ore di display accesso con tutta la sensoristica attiva e le varie operazioni quotidiane. Un buon risultato considerando comunque l’ampio display, una CPU sicuramente potente ed una capacità nominale così contenuta.
Si parla di futuro con questo smartphone e lo si fa anche nel prezzo di vendita ufficiale: 829 euro (sarà lo standard per tutti? Speriamo di no). Costa tanto e non è perfetto specie in ambito sicurezza dove Samsung aveva sempre dato del filo da torcere ai suoi concorrenti Android sul mercato. Per quanti riguarda il tanto discusso effetto telecomando è strettamente personale; come detto ci sarà bisogno di tempo per adattarsi ed al momento, insieme ai bordi curvi (non troppo utili quest’anno), è un punto interrogativo. Al momento serve solo un update che sistemi quei due o tre piccoli problemi software e poi lo smartphone risulterà “perfetto” nei suoi limiti.
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