Xiaomi: iniziamo a tirare le somme

Sono un amante di Xiaomi ed ormai credo lo sappiate anche voi da diverso tempo specie con tutti gli articoli, recensioni ed approfondimenti che vi ho portato sul blog.

Dopo l’addio di Hugo Barra sono rimasto un attimo in sordina, cercando di capire quale fosse la potenziale catastrofe dopo che l’uomo che ha portato Xiaomi ad essere una realtà come quella di oggi se ne fosse andato. Non voglio dibattere sul perché o sul per come se ne sia andato e sulla sua destinazione successiva, non è compito nostro e nemmeno sappiamo tutta la verità con ogni probabilità; quello su cui voglio dibattere è però il futuro della società.

Xiaomi è arrivata al punto di raccolta. Ha seminato negli anni ed in questo 2017 deve tirare realmente gli utili di tutto il suo sporco lavoro. L’azienda ha fatto tanto bene, presentando prodotti realmente concorrenziali a prezzi stracciati, quanto male a causa dell’espansione continua della sua line-up. Se a questo aggiungiamo inoltre le mille mila società create per le varie categorie di domotica, bici e via dicendo potremo considerarla quasi completa in ogni ambito tecnologico.

Ciò che mi aspetto ora sono una serie di mosse sensate ed in grado di far comprendere alla gente il reale potenziale dell’azienda. Il Mi 6 è una buona base su cui costruire una potenziale rete di nuovi dispositivi senza eccedere, con i vari Redmi, Redmi Note e via dicendo. A corredo di questi poi abbiamo il Mi Pad, che rimane sempre un’ottima alternativa, e tutti quei prodotti come le varie lampadine, monopattini ed indossabili.

Speriamo sia davvero l’anno buono, anche se le sensazioni non sono propriamente delle migliori.

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