Uber vs MyTaxi a Milano: la mia esperienza

La scorsa settimana sono stato un paio di giorni a Milano per seguire un evento dedicato ad il lancio dei nuovi prodotti di Nokia in Italia e per staccare anche un pochino dalla classica routine settimanale.

Essendo una città 3.0, come mi piace definirla, ho guardato tutti i servizi di trasporto disponibili prima di partire così da arrivare lì ed evitare, se possibile, la metro ed il relativo caldo visti i pochi 35/36 gradi di temperatura.

Ho selezionato quindi Uber e MyTaxi oltre ad il classico e sempre verde Enjoy. La mia idea era di sfruttare i primi due servizi e di tenere come riserva la 500 rossa del servizio di Eni, anche perché a Torino già la uso costantemente mentre gli altri due non sono proprio attivi nella mia città.

Arrivo a Milano Centrale e mi devo recare all’albergo per lasciare i bagagli. Prima MyTaxi non trovava alcun autista, poi Uber sembrava non funzionare ed infine finalmente MyTaxi si è ripreso. Opto per questo, prima corsa completata, pagamento direttamente dallo smartphone con PayPal o i vari buoni ed ovviamente aria condizionata a palla e zero sbattimento con i mezzi pubblici.

Secondo spostamento nuovamente con MyTaxi, figlio del buon primo successo e con la prerogativa di riprovare Uber in serata per il ritorno. Seconda tratta ok, pagamento semplice, applicazione di MyTaxi ben fatta che diceva persino la posizione corrente del tassista e quanto ci avrebbe messo ad arrivare.

Finisce l’evento, decidiamo di fare un paio di fermate di metro per andare solo in Piazza Duomo e da lì poi vedere cosa fare per il rientro a casa. Apriamo quindi l’applicazione di Uber che segnala un’altra anomalia. Aspetto dei minuti e ci riprovo questa volta andando a buon fine. Ovviamente seleziono il servizio Uber Black, quello più economico, ma mi parte la prenotazione per un Mercedes Vito che invece fa parte della categoria Van. Sono sicuro di cosa ho schiacciato. Blocco tutto, ci riprovo e sembra andare a buon fine fino a quando letteralmente non sembra impazzire il servizio dicendomi di spostarmi a piedi per raggiungere l’autista, ma come scusa? A quel punto, cedo e disinstallo direttamente il software.

Oltre questo racconto, vi volevo parlare anche un attimo delle differenze che ho avuto modo di riscontrare:

  • prezzo: Uber è leggermente più economico, ma non vi da una stima precisa dei costi mentre MyTaxi vi dice esattamente quanto spendete;
  • semplicità d’uso: problemi con entrambe le applicazioni, ma uguali nell’uso quotidiano;
  • il veicolo: sebbene con Uber si selezioni magari un tipo di veicolo, se non fate attenzione vi arriva anche quello di categoria superiore anche nei costi;
  • compatibilità: al momento viaggiano di pari passo se non con una maggiore espansione per MyTaxi, almeno nel nostro Paese. Se si esce dai confini, Uber vince.

A Milano devo quindi dire di essermi trovato benissimo con MyTaxi in questi giorni, ma spero che Uber possa arrivare in maniera completa e definitiva anche nel resto delle grandi città italiane.

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