Instagram è il mio Social Network preferito, tuttavia nell’ultimo periodo sta cambiando moltissimo e non mi rivedo più di tanto nelle sue politiche adottate.
Se vi siete imbattuti nei classici post con scritto “Sponsorizzazione” e nella foto una bella donzella formosa in posa o un fashion blogger su una roccia pronto per lo scatto allora sapete di cosa sto per parlare.
Instagram non è così, Instagram non è un aggregatore di pubblicità. Instagram era bello perché ti permetteva (ancora oggi) di esprimere te stesso con le tue fotografie e non essere una bancarella pubblicitaria per tutti.
Ok esagero perché ancora oggi ci sono vari e vari profili che sanno anche fare della pubblicità sotto forma di arte. Tuttavia però vedere il giovane ragazzino del Sud che fa la prima comunione ed il cui manifesto viene sponsorizzato anche su Instagram beh un po’ mi da fastidio.
Vogliamo parlare dei bot? Dei mille mila profili arabi, indiani, russi e via dicendo che ti minano il tuo profilo facendolo cadere in sospensioni temporanee? E qui il controllo dov’è?
Sebbene sia innamorato di questo social e lo utilizzi quotidianamente, sto iniziando a non rivedermi troppo nelle sue politiche di espansione che lo stanno rendendo troppo simile a Facebook e meno vicino al progetto iniziale.
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