La Tesla Roadster non è una vera hypercar

Tesla ha lanciato la nuova Tesla Roadster che arriverà fra tantissimo tempo ma che non ci ha convinti fino in fondo.

Sono rimasto letteralmente ammaliato durante la presentazione della nuova Tesla Roadster, l’hypercar che Elon Musk ha pensato di portare nel portafoglio dei prodotti della sua azienda (futuristica) di automobili interamente elettriche.

Fantastica, aggressiva, veloce forse tanto e troppo e con una grandissima autonomia.

Tuttavia, perdonatemi, ma questa per me non è un’hypercar. Sarò vecchio stampo, ma purtroppo preferisco riprendere le parole di Alfredo Altavilla (Ceo EMEA FCA) che ha fatto riferimento alla sua prova di una BWM i8 ed al sound, programmato, che veniva emesso dentro l’abitacolo.

Vedere tutti quei video promozionali con questo fulmine rosso e zero rumore mi ha provocato una doppia sensazione. Bellissima da un lato per l’innovazione e la tecnologia che è stata raggiunta. Bruttissima dall’altro perché il classico wrooom era completamente sparito.

Siete mai saliti a bordo di una Ferrari ed avete dato gas con il piede destro? 

I numeri parlano di una macchina assolutamente di primissimo piano e con una caratura totalmente incentrata alla guida sportiva. La Tesla Roadster dovrebbe appunto entrare anche nel settore base delle auto più blasonate, ma con quali reali vantaggi?

Porsche, Ferrari, Lamborghini, Bugatti e praticamente ogni altra azienda sportiva del settore sta puntando su soluzioni ibride che aiutano il motore termico. Vengono fatti dei test su alcuni prodotti full electric, ma non al punto tale da produrre una hypercar con tale concetto.

A mio parere questo modello è stato più un esercizio di stile per pochi, pochissimi fanatici ed una ulteriore bolla per far galleggiare Tesla in borsa. Chi ama la guida sportiva, chi ama le hypercar e chi ama il rombo di un motore sotto il proprio sedile punterà ad altro perché non basta rimanere incollati al sedile in quei 1.9 secondi per arrivare a 100 km/h.

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