Nel gennaio 1996 Bill Gates fece una profezia sulla condivisione dei contenuti, intuendo cosa sarebbe successo al giorno d’oggi.
In questi giorni di festa, tra le varie letture, mi è capitato di ritrovare la celebra frase content is king (letteralmente: il contenuto è sovrano). Gli appassionati di comunicazione, marketing e web in generale conoscono a memoria questo concetto ma probabilmente non tutti sanno che è stato concepito proprio da Bill Gates in tempi non sospetti. Per essere precisi il primo a pronunciare la questa frase fu Sumner Redstone, noto imprenditore americano, nel 1995 che diede però una definizione vaga mentre solamente un anno dopo il fondatore di Microsoft scrisse un breve saggio dove non solo elogiava l’importanza della qualità dei contenuti ma prevedeva l’attuale modello di internet. E’ difficile pensare a Bill Gates come un esperto lungimirante di comunicazione ma a distanza di 21 anni non possiamo che dargli ragione. Proprio per questo qui sotto vi voglio proporre alcuni estratti tradotti in italiano dal testo originale: sono sicuro che rimarrete a bocca aperta se penserete che è stato scritto (come già detto prima) nel 1996 a soli 5 anni dalla pubblicazione della prima pagina web e dove le connessioni internet, esclusivamente con modem analogici, non erano diffuse come al giorni d’oggi.
- Il contenuto è dove mi aspetto che verrà fatto più denaro su internet, così come accadeva nelle trasmissioni radio-visive.
- La rivoluzione televisiva che iniziò mezzo secolo fà ha generato un certo numero di settori, compreso quello della produzione di televisori, ma a lungo termine i vincitori sono stati coloro che hanno utilizzato il mezzo per fornire informazione e intrattenimento.
- Nel momento in cui ci si rivolge ad una rete interattiva come internet, la definizione di contenuto diventa molto ampia … Ma le opportunità più ampie per la maggior parte delle aziende riguardano la fornitura di informazioni o intrattenimento. Nessuna azienda è troppo piccola per partecipare.
- Una delle cose interessanti di internet è che chiunque con un PC e un modem può pubblicare qualsiasi tipo di contenuto. In un certo senso, internet è l’equivalente multimediale della fotocopiatrice. Permette di duplicare materiale a basso costo, indipendentemente dalla dimensione del pubblico.
- Internet consente inoltre di divulgare informazioni in tutto il mondo ad un costo praticamente zero per l’editore. Le opportunità sono notevoli, e molte aziende stanno pianificando la creazione di contenuti per internet.
- Mi aspetto che la società vedrà un’intensa concorrenza e un’ampio fallimento oltre che il successo in tutte le categorie di contenuti popolari, non solo software e notizie, ma anche giochi, intrattenimento, programmi sportivi, directory (gli attuali motori di ricerca), pubblicità e comunità online dedicate agli interessi più diffusi.
- Le riviste cartacee hanno i propri lettori che condividono interessi comuni. È facile immaginare che queste comunità siano servite da edizioni elettroniche online.
- Ma per avere successo online, una rivista non può semplicemente prendere i contenuti stampati e spostarli nel mondo elettronico. Non c’è abbastanza profondità o interattività nel contenuto di stampa per superare gli svantaggi del mezzo online.
- Se alle persone viene richiesto di accendere il computer per leggere su uno schermo, allora devono essere ricompensate con informazioni approfondite e aggiornate, che possono esplorare a volontà. Hanno bisogno di avere l’audio e, magari, dei video. Hanno bisogno di un’opportunità per il coinvolgimento personale che vada ben oltre di quella offerta dall’editoriale di una rivista cartacea.
- Nel corso del tempo, la quantità di informazioni su internet sarà enorme, il ché lo renderà irresistibile. Sebbene il clima da corsa all’oro oggi è principalmente confinata negli Stati Uniti, mi aspetto che si estenderà nel resto del mondo non appena i costi delle comunicazioni scenderanno e la presenza di una massa rilevante di contenuti localizzati sarà disponibile in diversi paesi.
- Affinché internet prosperi, i fornitori di contenuti devono essere pagati per il loro lavoro. Le prospettive a lungo termine sono buone, ma mi aspetto molte delusioni a breve termine poiché le aziende di contenuti avranno difficoltà a far soldi attraverso la pubblicità o gli abbonamenti. Questo ancora non funziona, e potrebbe non funzionare per un po’.
- A lungo termine, la pubblicità è promettente. Un vantaggio della pubblicità interattiva è che un messaggio iniziale deve solo attirare l’attenzione piuttosto che trasmettere molte informazioni. Un utente può fare clic sull’annuncio per ottenere ulteriori informazioni e un inserzionista può misurare se le persone lo stanno facendo.
- Quando le connessioni a internet diventeranno più veloci, il fastidio di attendere che un annuncio venga caricato diminuirà fino a scomparire. Ma ci vorrà ancora qualche anno.
- Nel giro di un anno saranno messi in atto meccanismi che consentiranno ai fornitori di contenuti di addebitare solo un centesimo o pochi centesimi per le informazioni. Se decidi di visitare una pagina che costa un centesimo, non dovrai compilare o ricevere un contratto via e-mail per un solo nichelino. Dovrai semplicemente cliccare su ciò che vuoi, sapendo che l’addebito avverrà sommando più operazioni.
- Questa tecnologia libererà gli editori dal problema dei piccoli addebiti, nella speranza di attirare un vasto pubblico.
- Chi ci riuscirà farà avanzare internet come un mercato di idee, esperienze e prodotti come mercato di contenuti.
Purtroppo il post originale di Bill Gates da qualche tempo non è più presente sul sito ufficiale di Microsoft ma si può facilmente reperirlo in rete, come ad esempio qui.