Ciro Di Marzio, interpretato da Marco D’Amore in Gomorra, è morto e non verrà resuscitato.
Esordire così fa male, è dura da accettare se avete apprezzato Gomorra sin dalla sua prima stagione ma è indubbiamente ciò che succederà nel prossimo capitolo. Il famoso Immortale è andato giù in fondo al mare di Napoli dopo che, per la prima volta dopo tanto tempo, aveva rimesso una camicia e si era fatto bello.
Si tratta della fine del personaggio più complesso di Gomorra. Quello che prima non vuole più essere un semplice soldato ma diventare qualcosa in più. Quello che fa strage della famiglia Savastano ma che vede anche morire tutta la sua famiglia anche per mani sue, rimanendo appunto l’unico nonché l’Immortale. Quello che ha torturato una ragazzina per poi darle fuoco e colui che ha prima creato una coalizione per guidare Secondigliano salvo poi uccidere i suoi alleati.
L’interpretazione è sempre stata eccellente con un attore sempre calato al meglio nel suo ruolo in ogni situazione. L’evoluzione, o l’involuzione, c’è stata in questa terza stagione con la redenzione prima e poi il ritorno alle origini del vero Ciro conosciuto nei primi due capitoli. Se vogliamo, Enzù Sangue Blu è esattamente come fu Ciro nei primi episodi ovvero cattivo, spietato e soprattutto un gran calcolatore con Valerio al suo fianco.
Qualcosa però gli mancava. La famiglia prima di tutto, che per mano sua è morta in maniera diretta o indiretta, e già dal penultimo episodio, analizzando i vari aspetti, qualcosa si poteva capire sul finale. Il dialogo con Genny nella sua camera d’albergo è stato il momento più alto della serie nonché il famoso passaggio di testimone con Salvatore Esposito pronto a caricarsi il peso della sua famiglia (Patrizia inclusa) più l’eredità dell’Immortale. Facendo un discorso puramente scenico, tra i due personaggi aveva indubbiamente più senso la morte di Ciro piuttosto che quella di Gennaro tutt’altro che solo.
Da Sky hanno ampiamente confermato che non ci sarà alcuna resurrezione, Gennaro sarà “solo” e dovrà andare avanti da solo in questa guerra in cui ora la piazza più ambita è Napoli centro.
Addio quindi ad un personaggio che, se vi piace il genere, sicuramente ha segnato a modo suo questa serie diventando uno dei protagonisti. Riprendendo però le parole dello stesso Marco D’Amore «In Gomorra la protagonista è la morte, non i personaggi…». Quale migliore chiusura?
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