La scatola di vendita è compatta ma riesce a racchiudere tutto il necessario. La dotazione che troviamo all’interno è completa e oltre allo smartphone sono presenti: il cavo micro-USB, il caricabatterie da parete 5V/2A, un paio di auricolari con jack da 3.5mm ed infine il manuale di istruzioni.
Nokia 2 a prima vista può sembrare uno smartphone uguale a molti altri ma una volta preso in mano sa distinguersi rispetto ai concorrenti. Sebbene i materiali non siano di pregio, la qualità costruttiva e l’assemblaggio sono di buon livello. La parte posteriore, removibile, è realizzata in policarbonato mentre il frame esterno, con angoli arrotondati, è in alluminio. Il display, protetto dal vetro Gorilla Glass 3, è racchiuso tra cornici generose che potevano essere sfruttate per inserire i tasti soft touch.
In mano si tiene decisamente bene ed i tasti fisici disposti sul lato destro si raggiungono con facilità anche se le dimensioni non sono delle più compatte (143.5 x 71.3 x 9.3 mm); inoltre ho apprezzato l’assenza di sporgenze della fotocamera sul lato posteriore. Non meno importante è la certificazione IP52 che assicura protezione contro polvere e gocce d’acqua.
La scheda tecnica del Nokia 2 rispecchia in modo diretto la fascia di prezzo con specifiche appena sufficienti, esclusa qualche eccezione. Il SoC comprende il Qualcomm Snapdragon 212 Quad-Core da 1.3GHz con GPU Adreno 304 affiancati a solo 1Gb di ram LPPDDR3; davvero troppo poco per un dispositivo del 2018 e che rappresenta un evidente collo di bottiglia.
Sorprende in positivo il display LCD IPS da 5 pollici con densità pari a 294 PPI: la luminosità è degna di nota anche sotto la luce diretta del sole, aiutato da un buon contrasto. A proposito voglio segnalare l’opzione Modalità luce solare, presente nelle impostazioni del display, che aiuta quando siamo al di fuori delle mura domestiche o lavorative. Bene anche l’angolo di visione ed i colori ma peccato per la risoluzione HD da 1280 x 720 pixel.
La fotocamera principale di Nokia 2 è da 8 megapixel con autofocus e flash led, mentre quella secondaria si ferma a soli 5 megapixel. Nonostante queste caratteristiche poco entusiasmanti il comparto fotografico si può promuovere con la sufficienza: entrambi i sensori con le giuste condizioni di luce permettono di ottenere scatti discreti, sopratutto se consideriamo la fascia di prezzo a cui viene proposto. Da dimenticare invece le registrazioni video (480p o 720p) che risultano essere di bassa qualità e senza stabilizzazione. L’applicazione fotocamera è particolarmente essenziale ma di facile utilizzo: possiamo gestire il flash, il timer per l’autoscatto, l’HDR (manuale o automatico) e tre modalità di ripresa (foto, ritocco e panorama).
Nell’angolo posteriore in basso a destra è presente un unico speaker che fa il suo lavoro senza lode e senza infamia. Il volume ha una buona potenza ma pecca leggermente sulla qualità. Le cuffie fornite in dotazione, inoltre, sono nettamente inferiori di fattura e le consiglio solo come auricolari per le chiamate.
Rimuovendo la back cover si può accedere ai due slot nano-SIM dual Standby che supportano le reti LTE (Cat.4); Inoltre è presente un terzo slot riservato esclusivamente per espandere la memoria tramite microSD (fino a 128Gb). Quest’ultima tonerà sicuramente utile visto che la memoria interna è di soli 8Gb, metà dei quali già occupati fin dal primo avvio, e di conseguenza sarete quasi obbligati a impostare la memoria esterna come principale.
La batteria da 4100mAh è il vero punto forte di questo smartphone e ne parlerò nella sezione dedicata. Concludono la dotazione tecnica il WiFi 802.11 b/g/n, il Bluetooth 4.1, il GPS/AGPS/GLONASS/Beidou e la radio FM (RDS). Assenti purtroppo led di notifica e lettore di impronte digitali.
HMD Global ha deciso di adottare Android 7.1.1 Nougat in versione stock e questa scelta non può che essere apprezzata. Ne trae beneficio sopratutto l’esperienza di utilizzo che tuttavia è compromessa in maniera piuttosto critica dal singolo gigabyte di ram presente. Tralasciando gli impuntamenti più o meno frequenti a seconda delle app, quello che più mi ha fatto perdere la pazienza sono stati i ricaricamenti. In pratica Nokia 2 riesce a gestire solo una app in esecuzione e quindi passando tra più applicazioni bisognerà attendere la riapertura; ma la cosa più grave è che anche il launcher della home soffre di questa chiusura forzata. Inoltre mi è capitato più volte che la riproduzione musicale venisse interrotta nonostante Spotify fosse l’unica applicazione in uso in quel momento. Insomma la lentezza è la norma ma potrebbe migliorare con il futuro aggiornamento ad Android Oreo (Go edition), già annunciato dalla stessa azienda ma senza una data ufficiale.
Avere Nokia 2 significa dimenticare caricabatterie e power bank per almeno due giorni. L’autonomia è sbalorditiva anche con un utilizzo intenso: con luminosità al 50% si arriva senza problemi a fare 6/7 ore di schermo acceso. La batteria generosa da 4100mAh, abbinata all’hardware datato, tuttavia ha un grosso limite; Mi riferisco alla ricarica completa, che avviene in non meno di 3 ore e mezza. Inoltre è da precisare che la batteria non nasce rimovibile anche se è accessibile togliendo le viti di protezione.
Nokia 2, come qualsiasi dispositivo, ha pregi e difetti. Non offre sicuramente prestazioni entusiasmanti ma nel complesso è utilizzabile con dei compromessi. Consiglio l’acquisto a chi necessita, come scala di importanza, di molta autonomia e fa uso di applicazioni basilari. Il prezzo economico è allineato alla dotazione offerta anche se altri produttori per la stessa fascia hanno puntato su caratteristiche più bilanciate. Personalmente ho apprezzato la sensazione del touch & feel tenendolo in mano, la leggibilità del display e l’affidabilità del GPS, oltre all’autonomia (già largamente elogiata nel paragrafo precedente). Insomma una mezza occasione mancata per HMD Global e il suo Nokia 2.
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