Poste Italiane vuole sfidare Amazon sulle consegne

Poste Italiane rinnova la propria strategia con consegne garantite fino a sera, sabato e domenica compresi.

Poste Italiane

L’e-commerce non comprende solamente l’acquisto online ma racchiude una serie di tasselli, tra cui la consegna del bene all’utente finale. Quest’ultimo passaggio a volte viene sottovalutato dalle stesse aziende e sappiamo bene cosa significa avere problemi di consegna con il corriere per un prodotto che stavamo aspettando rapidamente. Poste Italiane si è accorta di questo problema e ha avviato segretamente già dal mese scorso la consegna fino a sera (19.45 massimo) e nei weekend. Questa nuova strategia prevede l’utilizzo di 30 mila portalettere che recapiteranno pacchi fino a 5 chilogrammi in maniera ottimizzata: durante il mattino verrà data priorità alle zone con uffici mentre di pomeriggio e sera avverranno le consegne nelle zone residenziali.

Attualmente sono 71 su 900 i centri di recapito attivi, in 500 comuni e 10 regioni, ma per il mese di giugno Poste Italiane punta ad essere operativa in tutte le regioni e successivamente espandersi gradualmente per tutto il 2019. L’obbiettivo finale di questo progetto, denominato Deliver 2022, è quello di raggiungere il traguardo dei 100 milioni di pacchi consegnati entro il 2022. Ma le novità non si fermano qui: entro quest’anno verranno introdotti 350 punti ritiro fai da te situati in punti strategici (centri commerciali, negozi e supermercati).

Insomma Poste Italiane sembra voler sfidare Amazon con una strategia innovativa, intelligente e flessibile. Siamo ben lontani dalle consegne rapide garantite attraverso Prime Now ma in ogni caso la prospettiva è più che incoraggiante, sopratutto pensando alla storia e alla qualità del servizio postale. Il boom dell’e-commerce ha cambiato radicalmente le nostre esigenze e le aziende coinvolte devono cercare di migliorare costantemente il servizio offerto se non vogliono essere tagliate fuori dal mercato. Vi eravate accorti dei nuovi orari di consegna ?

Fonte: Ansa

Gestione cookie