Recensione: Honor 10 la qualità che ti soddisfa con poco

Honor 10 ha convinto ma non come lo scorso anno eppure rimane un bestbuy a questo prezzo.

📦 Confezione:

Honor ha fatto le cose per bene quest’anno offendo una confezione completa in ogni genere. C’è la cover in TPU che non è più sottile e che dura un paio di giorni, ma a questo giro è molto più spessa e consistente. Presente anche una pellicola frontale che trattiene però non poche ditate. Presente un alimentatore 5V/4,5A in grado di caricare rapidamente lo smartphone.

👬 Design e dimensione:

Fisicamente abbiamo uno dei dispositivi dotati di notch più compatti del mercato. Honor 10 si tiene facilmente con una mano pur avendo un display in 19:9 da 5,84 pollici. A livello estetico siamo davanti ad uno smartphone che, anche quest’anno, vuole dire la sua rispetto a tutti i concorrenti. Se il fronte è un po’ anonimo, ci pensa la back cover a rianimare le aspettative. Essa infatti, grazie alla sua particolare lavorazione, riesce a restituire un effetto fantastico ed ad oggi unico nel suo genere. Sicuramente Honor ha giocato bene le sue carte da questo punto di vista cercando di differenziare il possibili lì dove un po’ tutti si stanno copiando. Ottimi anche i materiali scelti per la costruzione. Il vetro posteriore sembra molto resistente e, purtroppo, anche acchiappa molte ditate. Ottima la lavorazione del frame laterale in alluminio opaco che restituisce comunque un ottimo feedback in mano. Il peso di 153 grammi in mano è ben ripartito senza notare dei particolari sbilanciamenti in una zona precisa.

💡 Hardware:

Honor non si è voluta risparmiare sotto alcuni aspetti. Abbiamo il nuovo Kirin 970 visto già sul vecchio (se così lo possiamo chiamare) Honor View 10 con soli 4 GB di RAM ed un co-processore dedicato all’intelligenza artificiale. Al momento non sappiamo se arriveranno altre varianti premium, di certo tutti aspettavamo un modello da almeno 6 GB di RAM. Internamente non c’è più la possibilità di espandere la memoria ma sarà necessario scegliere il taglio da 64 GB o 128 GB in fase di acquisto. Il display, come detto in precedenza, è un modello da 5,84 pollici con risoluzione FullHD Plus da 2280 x 1080 pixel IPS LCD. Offre dei buoni colori ed ha una buona taratura generale con dei neri che, tutto sommato, non sono da scartare. Ottimo il comparto radio con un supporto alle reti LTE fino ad 1,2 Gbps e 200 mbps in upload, una buonissima ricezione in pieno stile Huawei ed un WiFi che non mi ha deluso. Fulmineo il GPS sempre molto preciso così come è risultato stabile il Bluetooth che però è ancora 4.2 (peccato). Non manca l’NFC e nemmeno il tanto amato sensore ad infrarossi che ormai tutti i produttori stavano abbandonando. Parlando invece dei sistemi di sblocco c’è il nuovo riconoscimento del volto che funziona mediamente bene ed un sensore per le impronte ultrasonico che di conseguenza risulta più lento di quello di Honor 9. Un passo in avanti? Ni.

📷 Fotocamera:

Piccolo step evolutivo con l’ingresso di due moduli differenti e dotati di intelligenza artificiale. Il sensore principale è da 16 megapixel con apertura f/1.8 mentre il secondario è da ben 24 megapixel limitato però al classico bianco e nero tipico di Huawei. Le prestazioni generali sono ottime con un salto rispetto al precedente modello impressionante per alcuni aspetti. La grande novità consistente nell’AI che entra in gioco capendo il soggetto inquadrato e selezionando delle maschere adattate per farlo risaltare. Qualora invece questo processo decida di non funzionare, ci troveremo davanti ad una fotocamera che scatterà lo stesso cercando di far risaltare alcuni dettagli dell’immagine. Va detto che, purtroppo, l’intelligenza artificiale è presente solo a 16 megapixel purtroppo. Non c’è la stabilizzazione ottica ma solamente digitale e devo dire che magari un pelo di notte e nei video si nota se confrontato ad altri top di gamma in 4K. Se si scende invece a 1080p FullHD l’algoritmo di Honor funziona veramente garantendo una stabilizzazione elettronica di ottimo livello. Ottimi i selfie con la camera anteriore da 24 megapixel con apertura f./2.0, è uno dei primi smartphone che riesce a stupirmi da questo punto di vista. Qui la galleria completa.

📱 Software:

Piaccia o meno, anche la nuova Emotion UI 8.1 è rimasta un po’ simile alle precedenti. Anzi sono stati rimossi alcuni settaggi particolari dedicato alla funzione di risparmio energetico che spesso utilizzavo con tanto amore per non distruggere la mia autonomia. Per il resto c’è il solito parco di applicazioni con il giusto grado di personalizzazione. Android è nella versione Oreo ma avrebbe bisogno di un’interfaccia proprietaria rinnovata e rivista in chiave occidentale senza dover ricorrere necessariamente a dei temi di terze parti o launcher alternativi.

🔋 Autonomia:

Sono sincero, mi aspettavo un pelo di più. 3400 mAh non sono pochi ma a quanto pare quest’anno c’è stata qualche rinuncia da qualche parte, quasi certamente nell’ottimizzazione del software. Sia chiaro, arriverete a fine serata senza problemi, però a differenza di Honor 9 dovrete fare un po’ più di attenzione nell’uso quotidiano. Parlando di numeri, i miei test si sono attestati sulle 4 ore, 4 ore e mezza di display acceso.

👌 Conclusioni:

Honor mi è piaciuto. Sono sincero però, meno di Honor 9 lo scorso anno. Sicuramente va sottolineata la volontà di voler offrire, nonostante il notch, qualcosa di diverso in ambito mobile con una back cover facilmente riconoscibile da lontano. La fotocamera ha fatto un bel salto in avanti mentre uno indietro lo ha fatto l’autonomia. Al prezzo di vendita, 399 euro per la versione base, è veramente difficile chiedere di meglio. Se solo avesse una EMUI diversa…

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