Produttività. Questa è stata la parola chiave di Things fin dalla sua prima versione nel 2008, e ora che siamo giunti alla sua terza incarnazione l’applicazione si è evoluta per rispettare le più moderne linee guida Apple. La chiave per una migliore produttività secondo Things consiste nel “Get Things Done” di David Allen, e nelle sue cinque fasi per rendere ordinato il caos della vita quotidiana.
Il prima passo è raccogliere tutto ciò che cattura la tua attenzione: attività che bisogna svolgere in maniera obbligatoria, passioni, progetti in sviluppo o semplici idee. L’importante è prendere nota, e proprio per questo l’azione principale che possiamo effettuare in Things è aggiungere un nuovo “Task” dal comodo pulsante “+” che facilmente si raggiunge con il pollice in qualsiasi schermata dell’applicazione. Oltre al nome del nuovo “To-Do” si può inserire una specifica data oppure un momento della giornata per creare un promemoria e inserire una deadline.
Il passo successivo è esaminare i nostri progetti ed i nostri To-Do. È proprio qui che maggiormente si apprezza la cura nei dettagli che Cultured Code ha inserito durante la fase di progettazione e realizzazione. Ogni singolo elemento, animazione o immagine è curato nel dettaglio, si riesce a percepire una sensazione di piacere ogni qual volta si cambia schermata o bisogna entrare in qualche menu secondario non direttamente visibile. Questa perfetta esperienza utente ci aiuterà a esaminare nel dettaglio solo i compiti realizzabili e ad eliminare (o posticipare) azioni che sappiamo di non poter attuare nell’immediato o nel futuro prossimo.
Ora che abbiamo tutte le nostre future attività salvate possiamo procedere con organizzarle. Possiamo creare liste, progetti, tag, aree, le possibilità e le combinazioni per tenere organizzato quello che dobbiamo fare sono molte, e questa libertà ben si adatta alle esigenze personali. Nonostante inizialmente fossi scettico e pensassi che tutta questa libertà mi avrebbe portato ad una pessima organizzazione mi sono dovuto ricredere. Sia grazie alle spiegazioni che si trovano all’interno dell’applicazione, sia grazie alla facilità nelle interazioni, è stato possibile trovare uno schema da seguire per tutti i progetti che sto seguendo.
Una cosa è annotare che dovete chiamare quell’azienda o scrivere una recensione, altra cosa è ricordarsi di farlo nel momento opportuno. Per questo dovete passare in rassegna a intervalli regolari i vostri impegni. In questa fase vengono in nostro soccorso le sezioni Anytime, Someday, Today e Upcoming che sono perfettamente integrate con le applicazioni Calendario, Promemoria e Siri. Essere nel pieno del flusso è utile per portare a termine attività concrete, ma ogni tanto bisogna uscirne o saremo trascinati dalla corrente di lavoro senza essere più in grado di capire in che direzione stiamo andando. Le tempistiche per la verifica stanno a voi: quella da usare più spesso è perlomeno la cadenza settimanale.
Con l’ultima parte Things non può aiutarvi, ora che avete raccolto tutte le vostre attività, le avete esaminate per capire di cosa si tratta e a cosa servono, le avete organizzate in modo da sapere come siano interrelate tra loro e come siano interrelati i vostri compiti con quelli dei collaboratori, avete verificato che il tutto fili e vi siete fatti un quadro di insieme, non vi resta che agire e portare al termine i vostri compiti!
Possiamo dire di tutto su Things 3, tranne che sia economico. Questo però è uno degli esempi più lampanti che la qualità si paga, gli sviluppatori si impegnano costantemente per introdurre novità e migliorare caratteristiche già presenti. Prima di procedere con l’acquisto vi consiglio vivamente di sperimentare il metodo GTD, approfondendo l’argomento e magari acquistando il libro di David Allen. Vi posso assicurare che nonostante il mio scetticismo iniziale organizzare in maniera efficiente il tempo aiuta sensibilmente ad aumentare la produttività, e Things, se usate unicamente prodotti Apple, è senza alcun dubbio l’applicazione che vi permette di farlo nella maniera migliore possibile, senza distrazioni ed altre perdite di tempo. Le varie versioni per iPhone, iPad e macOS sono omogenee ed equivalenti tra loro, grazie alla sincronizzazione (proprietaria, non tramite iCloud) tutti i vostri impegni saranno sempre sincronizzati tra le vostre piattaforme. Se dunque cercate un task manager semplice, pulito ed elegante, Things fa al caso vostro, se invece usate prodotti all’infuori della famiglia Apple dovete cercare altrove.
Things 3 è disponibile per iPhone al prezzo di 10,99€, iPad al prezzo di 21,99€ e macOS al prezzo di 54,99€.
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