Il calciomercato così fa letteralmente schifo

C’è poco da dire in merito alle regole del nuovo calciomercato che chiude in ogni campionato in un giorno diverso.

Con la perdita da parte della Roma di Kevin Strootman, anche per ragioni tecniche, mi è tornato in mente in realtà un pensiero riguardante il calciomercato di questa torrida estate 2018. Sin da quando ha chiuso quello della Premier League mi sono iniziato a porre diverse domande che sono poi sfociate in questa riflessione.

Ma a che cosa serve avere mille date di chiusura diverse per ogni campionato?

Sono d’accordo con la chiusura anticipata rispetto all’avvio dei campionati. È giusto premiare chi ha saputo lavorare bene prima di partire e, a modo suo, punire chi invece ha pensato sempre di fare le cose all’ultimo secondo. Pensate a Galliani come si sarebbe strappato i capelli in questa situazione. L’Inghilterra prima, l’Italia dopo e Spagna e Francia a tempo debito. Così queste due ultime nazioni possono ancora strappare giocatori alle prime ad esempio lasciando poi magari scoperte le varie società che non possono ritornare invece ad operare sul mercato.

Era decisamente più logico terminare tutto il 31 luglio. Tanto sappiamo benissimo che le operazioni, se si vuole, si chiudono in fretta. Per cui consegnare agli allenatori, alla ripresa dei vari allenamenti, la rosa già definitiva sarebbe stato corretto. È troppo estremo per voi? Ci potrebbero essere degli infortuni? Benissimo, allo seguiamo il modello della Premier League allineando tutti i mercati europei almeno alla stessa data.

Adesso, al di là della situazione, ma con un giocatore che spinge per andare via una Roma di turno come si sarebbe dovuta comportare?

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