In queste ultime settimane sto sinceramente ripensando molto alla figura di Kimi Raikkonen in Ferrari.
Ok in pista lo abbiamo spesso criticato Kimi Raikkonen, specie nell’ultimo periodo, ma poi ha dimostrato che ancora gli attribuiti per guidare una macchina di F1 li ha, eccome se li.
Ogni giorno che passa emerge un nuovo dettaglio in merito al suo divorzio con Ferrari ed al conseguente passaggio in Sauber per la stagione 2019 e 2020 quando avrà ben oltre i 40 anni. Sia chiaro che non li dimostra, nè fisicamente e nemmeno competitivamente in pista.
Eppure durante il GP di Monza, più precisamente la domenica mattina prima della gara e dopo una pole position straordinaria, ecco che arriva il divorzio. Divorzio che tutti pensavamo fosse stato preso in considerazione da entrambe le parti in favore di Sauber ma che invece, a quanto detto da Kimi, è stato voluto solo da Ferrari ed appresa la notizia ha iniziato lui a trattare con la stessa società elvetica che lo ha lanciato in F1.
Ora da qui a dire che la chiusura forte su Vettel in curva 1 a Monza sia derivata da tutto questo caos cretosi in Ferrari non lo sappiamo, di certo però possiamo facilmente dire che in parte ha influenzato il comportamento e non c’è il minimo dubbio su questo. Possano dirci cosa vogliono così come non vorranno mai dare degli ordini diretti nel corso di questa stagione, ma allo stesso tempo Ferrari sta perdendo il mondiale anche per il caos creatosi fra i suoi due piloti purtroppo.