Elon Musk è stato indagato per alcuni suoi tweet pubblicati nelle scorse settimane sul suo profilo personale.
Vi ricordate quando qualche settimana fa il buon Elon Musk decise di fare il buono ed il cattivo tempo con alcune dichiarazioni su Tesla e la sua privatizzazione? Ecco, potrebbero costargli molto caro sotto vari punti di vista.
In primo luogo abbiamo capito come il board della società non abbia accettato di buon grado quanto detto dal suo mentore, la sua linea guida e colui che finanzia tutto il progetto. Nonostante le mille note positive sull’essere Elon Musk, delle volte la sua figura è un notevole peso specie se non fa gli interessi della stessa compagnia. In questo caso, senza molti giri di parole, è stato così e Tesla ha fluttuato (ancora più del normale) in maniera pericolosa per qualche giorno in borsa.
Pare poi che secondo le voci raccolte da Bloomberg, l’imprenditore sudafricano sia stato indagato dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti d’America con una bruttissima accusa: quella di frode. Già perché così facendo, con tali dichiarazioni, in qualche modo potrebbe aver mosso in un senso o in un altro il mercato azionario della società privandolo o avvantaggiandolo nelle varie situazioni createsi. Certo è che, se fosse confermata, non sarebbe affatto una bella mossa ne pubblicitaria e nemmeno di immagine per la società.
Tesla ha comunicato di essere in fase di difesa assoluta della situazione con una piena collaborazione nei confronti delle autorità americana in rispetto a quanto previsto dalla legge in tal senso. Il buon Elon, questa volta, potrebbe averla fatta realmente grossa.