Suzuki e Mir, il paradosso della Moto 2

Mir arriva in Moto GP mostrando molti più muscoli rispetto alla moto 2 dove invece ha fatto poco e niente.

Di questi primi test di Valencia della prossima stagione della classe regina del Motomondiale, sicuramente chi ha stupito più di tutti, dal mio punto di vista, è il giovane Mir in sella alla Suzuki.

Ben me ne voglia Morbidelli che sta facendo un lavoro esemplare ed idem lo stesso Pecco Bagnaia fresco vincitore del titolo di Campione del Mondo della Moto 2, ma il giovane spagnolo a suo volta Campione del Mondo di Moto 3 del 2017, ha dimostrato il suo talento. Il passaggio nella classe intermedia sembra avergli fatto perdere in parte tempo con una moto che, come lui stesso ha detto, non ha mai sentito realmente sua. Forse il prossimo anno avrebbe vinto il titolo o avrebbe iniziato a lottare costantemente per le vittorie, invece tutto questo avverrà solamente nella classe regina. Non sono tanto i tempi, ma la guida e la dimestichezza che già ha con un mezzo che è nettamente superiore rispetto a quello guidato fino a domenica alle 13.30.

Suzuki potrebbe aver fatto nuovamente il colpaccio dopo Vinales di quasi quattro stagioni fa. Il talento iberico potrebbe essere un bel jolly oltre che un manico a cui dover prestare attenzione la prossima stagione. Sicuramente lotterà per il titolo di Rookie of the Year e poi… Vedremo ma speriamo che la Suzuki il prossimo anno possa fare tanto bene come in questo 2018 anche se Yamaha parrebbe essere tornata finalmente ai posti che le competono.

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