5 modi per andare in pensione prima dei 60 anni nel 2019

La famosa quota 100 sta letteralmente mandando in tilt parecchie famiglie italiane che vedono ora la possibilità di avere una pensione mai così tanto discussa.

Il decreto sulla pensione e sul reddito di cittadinanza è ormai pane quotidiano per ognuno di noi. Tutti ne abbiamo sentito parlare e tutti stiamo assistendo ad una guerra per chi riesce ad andare prima in pensione. Tuttavia oltre alla classica quota 100 di cui tutti parlano, oggi ci sono altri cinque modi per poter iniziare a godersi la propria vecchia e richiedere indietro i contributi versati durante la propria attività lavorativa.

Lavoratori precoci

Sostanzialmente si tratta di tutti coloro che hanno versato prima dei 19 anni di età almeno un anno di contributi per poi svolgere delle attività definite faticose dal decreto ministeriale 5 febbraio 2018 o del Dlgs 67/2011. Oppure bisogna possedere un’invalidità almeno del 74%, essere dei disoccupati privi di Naspi ed il cui ultimo trimestre risulta inoccupato.

L’assegno verrà calcolato sulla base del sistema misto o retributivo. Esso verrà poi erogato a seguito dei tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti minimi richiesti.

Opzione “donna”

Con 58 anni di età (59 se lavoratrici autonome) e 35 anni di contributi, il governo ha pensato di realizzare la così detto opzione donna tramite la quale andare in pensione.

L’assegno è legato verrà ricalcolato attraverso il metodo contributivo per ottenere un importo della pensione per intero. Esso verrà poi erogato con una decorrenza posticipata di 12 mesi (18 per le lavoratrici autonome) successivi al raggiungimento dei requisiti minimi richiesti.

Scivolamento verso quota 100

Ci sarà la possibilità anche di andare in pensione per tutti coloro che non hanno l’età minima richiesta da questo decreto pensioni-reddito, ma che lo potranno raggiungere nei prossimi tre anni. Questo grazie ai fondi di solidarietà bilaterali collegati ai sindacati. Si potrà cercare quindi un accordo tramite il quale si dovrà ottenere una sorta di ricambio generazionale in azienda. In caso di esito positivo, entreranno in ballo i fondi prima citati che erogheranno un assegno straordinario per il sostegno fino al raggiungimento della quota 100.

Isopensione

La nuova formula dell’isopensione prevede oggi un anticipo di ben 7 anni (fino al 2020) rispetto alla precedente ed è rivolta a tutte le aziende  con più di 15 dipendenti. Il lavoratore dal momento in cui smetterà di lavorare fino alla pensione effettiva, percepirà un importo mensile dall’ex datore di lavoro. (È una situazione complessa e che non sempre viene scelta dalle aziende).

Rita

Si tratta della rendita integrativa temporanea anticipata. In soldoni permetterà di utilizzare la previdenza integrativa come un assegno mensile o trimestrale come metodo di pagamento anticipato. La regola generale prevede che si debbano avere 62 anni di età e 20 di contributi, ma il limite scende fino a 57 anni in caso di disoccupazione da almeno 2 anni.

 

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