Honda si sta giocando il tutto per tutto con Red Bull in F1 dopo vari anni che non le hanno forse reso giustizia.
Sicuramente la squadra che più mi ha impressionato nella giornata dei test di ieri di F1 a Barcellona è stata la Red Bull. Lo dico da tifoso ed allo stesso tempo da appassionato nonché preoccupato delle vicende legate ad Honda ed al suo motore. Non stiamo qui a riprendere quanto abbiamo criticato il costruttore giapponese che, ad oggi, non ha dato quelle certezze che in tanti speravamo dal suo rientro in F1.
Ad ogni modo nella primissima giornata il buon Verstappen mi ha entusiasmato. Non parliamo certamente di una vittoria o di un podio, che sarebbe già oro per Honda, ma allo stesso tempo forse della chiusa finale ad un cerchio che attendevamo da tempo. Già perché da un lato avevamo Red Bull che era passata da essere legata e stretta con Renault a diventarne un cliente non troppo gradito e dell’altra parte invece Honda che cercava un top team con cui potersi giocare il mondiale.
Al netto poi di quanto andremo a vedere da qui al corso delle prossime gare, la speranza è che Honda sia riuscita in primo luogo a sistemare tutti i problemi di affidabilità che aveva mostrato sino ad oggi. In tal senso sono di buon auspicio le parole del team principal di Toro Rosso, anch’essa equipaggiata con i motori giapponesi, il quale ha detto che il 2019 sarà un anno completamente diverso per la stessa Honda e che potranno concludere la stagione con i soli 3 motori previsti dal regolamento. Sarebbe un gran bel passo in avanti secondo noi e che potrebbe poi spingere anche i piloti a potersi fidare meglio della PU a differenza di quella francese dello scorso anno.
Red Bull si è messa in gioco così come Honda. Secondo me, come già detto, questa operazione potrà dare dei frutti migliori di quelli delle precedenti esperienze e finalmente potrà permettere anche alla scuderia austriaca di tornare ai fasti di un tempo e magari giocarsi il mondiale costantemente.