Eusebio Di Francesco viene esonerato come allenatore della Roma ma le colpe non sono tutte sue.
Alla fine a Roma hanno compiuto quello che un po’ tutti quanti si aspettavano da mesi: hanno cacciato Di Francesco.
Che non fosse partita come una stagione normale lo si era già capito in estate. Fu fatta una mezza rivoluzione con una squadra che sin da subito sembrava assemblata più male che bene, specie per il tipo di gioco dell’allenatore alla guida. Erano tanti i punti interrogativi ed ad oggi l’unico vero acquisto che ha lasciato il segno è stato quello meno costoso sulla carta, Zaniolo.
Ma la cosa che fa più arrabbiare è che hanno ancora una volta preso l’allenatore come capro espiatorio di quello che è successo intorno a tutto il movimento calcistico Roma. Di Francesco non è esente da colpo, questo è chiaro, ma allo stesso tempo la situazione non era delle più rosee nemmeno a livello dirigenziale. Monchi dal canto suo sembra aver fatto solamente una parte delle magie viste a Siviglia ed anzi quest’anno ha speso particolarmente tanto senza raccogliere nulla. Non bastano le plusvalenze di Allison e Salah per mettere tutto e tutti a tacere anche perché quei soldi sono stati praticamente reinvestiti al 100% in maniera quasi sbagliata. Che Pastore non fosse un drago dal punto di vista tecnico lo sapevamo un po’ tutti quanti, così come Nzonzi messo in un ruolo che non era il suo (per non parlare della cifra spesa per un giocatore della sua età).
Con Ranieri arriverà serenità, sulla carta, ma anche tanta voglia di ripartire forse con meno dogmi calcistici e con più voglia di fare. Stesso discorso dovrebbe essere fatto dalla società con Monchi per primo che sembra pronto a partire verso altri lidi per tentare di far ripartire una carriera che sembrava in piena ascesa e che invece ancora una volta a Roma si è vista un attimo in difficoltà.