Dallo scorso 30 ottobre sono anche io un felice possessore delle nuovissime AirPods Pro di Apple. Il modello 2019 delle cuffie auricolari più vendute al mondo cambia completamente aspetto diventando ufficialmente un prodotto in-ear con tanti pregi e difetti del caso.
In questa prima analisi inizia, dopo 96 ore di utilizzo come dice il titolo stesso, non andiamo ad effettuare quelle che sono le disamine particolari e specifiche del prodotto. Più che altro ci soffermiamo su alcuni aspetti che le differenziano dai due precedenti modelli.
Non sono un amante dei prodotti in-ear. Li odio con tutto me stesso per via di quella strana sensazione che essi mi provocano dopo anche solo dieci minuti di utilizzo. Apple è invece riuscita a rendere compatibili questi auricolari anche per gli utenti più Rompiscatole come il sottoscritto. Anche dopo sessioni di 2 o 3 ore non ho riscontrato fastidi e/o altri problemi tipici di altri auricolari realizzati con la stessa conformazione.
Ahimè i controlli manuali sui bastoncini non sono il massimo della vita. Addio ai tap delle vecchie AirPods, per lasciare spazio a più possibilità di azione ma… Ma all’atto pratico secondo me si perde di funzionalità. Non c’è il rischio di far cadere le cuffie, ma ad ogni modo bisogna comunque fare molta attenzione nel caso dovessimo andare ad agire su di esse. Per me è un’opzione bocciata nel suo complesso. Peccato.
Una manna dal cielo. Ok non è delle migliori e non la più invasiva e precisa, Bose e Sony fanno decisamente meglio, ma prendiamo in considerazione le dimensioni e la versatilità del prodotto. Io odio prodotti enormi ed ingombranti e qui posso averla la possibilità di mettermi in tasca il più piccolo paio di auricolari in-ear con riduzione del rumore attiva. All’atto pratico mi ritrovo forse la miglior soluzione possibile e, nello stesso tempo, quella più facile da portare sempre con me. Ammetto però che inizialmente, specie se non si è molto abituati, un minimo di nausea lo ho avuto. Dopo le prime due o tre ore di uso però il tutto è scemato con un risultato che, sempre in proporzione al prodotto stesso, mi ha colpito.
Le prime impressioni sono state positive ma ho sempre un paio di domande che mi ruotano in testa e che spero possano trovare risposta con la recensione in arrivo settimana prossima.
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