Adoro il mondo Apple e, per chi ancora non lo sapesse, utilizzo quotidianamente un iPad come strumento primario di lavoro. Da un paio di anni poi ho affiancato ad esso un MacBook Pro (oggi un modello 2018) da 13 pollici di diagonale che però viene sfruttato con molta molta parsimonia. Tuttavia mi ritrovo spesso ad avere non poche problematiche di utilizzo quotidiano solamente con il portatile alla mano.
È una situazione strana ed allo stesso tempo particolare. Usare i 13 pollici circa dell’iPad non mi crea alcun tipo di problema, anzi tutto il contrario. Di contro invece la medesima diagonale sul mio MacBook Pro mi rende totalmente incapace di poter mettere a frutto le mie doti produttive. Me ne sono reso conto un paio di settimane fa durante una semplice giornata in biblioteca in cui mi sono portato dietro solamente il portatile. Avevo delle operazioni da fare un po’ più complesse del normale e, per evitare ulteriori patemi d’animo, ho detto a me stesso di optare per questa macchina e non per l’iPad.
Tuttavia ammetto che se rientro in casa e collego il notebook al mio monitor in in 4K da 27 pollici di diagonale, riesco a sfruttare meglio tutte le dinamiche complesse di macOS. Ho provato ad usare anche i vari schermi configurabili nel sistema operativo con singole applicazioni aperte in Full screen. Ho provato ad ottimizzare lo spazio con l’applicazione Magnet e le relative piccole applicazioni a destra e/o sinistra. Ho provato a configurare qualche passaggio in più con il mio mouse di Logitech , l’MX Vertical. Il risultato è che alla fine ho sempre preferito utilizzare l’iPad. Posso quindi dire che i 13 pollici del MacBook Pro paradossalmente mi sembrano più stretti che mai, mentre posso tranquillamente dire che i 12,9 pollici dell’iPad mi sembrano immensi. Sarà una questione di UI e di scalabilità in generale, ma all’atto pratico non posso non negare questa sensazione. Se invece passo ad un display più grande con un relativo incremento della risoluzione, ecco che macOS torna ad essere interessante per il mio uso quotidiano. Sul notebook nudo e crudo ho quella sensazione di piccolo, claustrofobico e con tutte le varie opzioni sparse pronte lì a distrarmi. Con l’iPad invece ho a disposizione una sola applicazione, tre al massimo e non di più, che posso totalmente configurare a mio piacimento.
Sarà una fissa mentale, sarà una questione di abitudine ma alla fine posso dire che i 13 pollici del MacBook Pro, per me, sono stretti.
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