El Camino, un accontentino

Questo articolo contiene solo spoiler sia della serie che del film, non posso fare altrimenti. “Lettore avvisato, mezzo salvato”.

El Camino è il film che segna la fine di un capolavoro durato 5 stagioni, con uno dei finali migliori in assoluto. Infatti la maggior parte della storia raggiunge una fine, tranne quella di Jesse Pinkman che è riuscito a fuggire da quella schiavitù per Todd e suo zio, grazie a Walter White, urlando come un dannato e pieno di cicatrici, a bordo della El Camino di Todd.

Il film inizia con una chiacchierata tra Mike e Jesse su come ricominciare la propria vita (poco prima della morte di Mike) e poi riprende proprio dal finale della serie.

Pinkman è riuscito a fuggire, a bordo della El Camino di Todd, e si rifugia, seppur per poco tempo, dai suoi amici Skinny Pete e Budger (amicissimi loro due), i quali lo aiutano dandogli del denaro e una macchina che non vada troppo all’occhio (quella di Budger). In un certo senso Skinny Pete fa da cavia per quando la polizia sarebbe arrivata, visto che la El Camino era tenuta d’occhio dalla polizia.

In questa parte del film si trova anche la mia unica scena preferita del film, quella in cui Skinny Pete si toglie la cuffia per darla a Jesse. Quando quest’ultimo chiede perché fa tutto questo per lui, Skinny Pete risponde che è il suo eroe. Questa scena è stupenda, il fatto che Skinny si separi dalla sua cuffia per darla a Jesse, nonostante tutte le cose successe, è veramente toccante. L’obbiettivo di Jesse è quello di accumulare soldi per acquistare una nuova identità e ricominciare, andando dal venditore/riparatore di aspirapolveri Ed Galbraith (lo stesso di Walter White per intenderci). Durante la “missione” per racimolare i dollari per partire, Jesse ha dei flashback che ovviamente lo spettatore non ha mai visto, e questi sono proprio la nota dolente di tutto il film. Il difetto principale è che tutti i personaggi sono invecchiati un sacco, per questo è mentalmente difficile mantenere un certa continuità, di conseguenza ci ritroviamo un Todd con la panza, quando nella serie, invece, era abbastanza in forma (d’altronde gli anni passo per tutti, no?)

Brevemente, ci sono un sacco di scene con Jesse e Todd che, in un certo senso, confermano che quest’ultimo non stava proprio bene di cervello. Non sono mancati i flashback ancora più vecchi, quando Jesse si vestiva come un drogato e aveva ancora il mitico camper su cui cucinava la metanfetamina con il Signor White, il mitico Heisenberg. Ora vorrei fare una bella critica: Bryan Cranston non se po vedè , é proprio brutto, ha dei baffi discutibili e una capoccia pelata sproporzionata alla Megamind, ovviamente perché l’attore non si è rasato e quindi la presenza dei capelli rende la finta pelata più spessa.

Penso che quella scena sia stata la più triste di tutte, ma non perché rievoca i bei vecchi tempi ma perché, appunto, Walter White non si può vedere. Aaron Paul invece sembra non essere invecchiato tanto, sicuramente è più robusto, ma rispetto ad altri, porta bene i suoi anni e quindi può ancora permettersi di vestirsi da classico drogato da serie tv. Lo stesso, per quanto mi riguarda, vale anche per Mike all’inizio del film. Ma diciamo che queste sono le uniche cose negative che non mi sono piaciute, per il resto non mi è dispiaciuta affatto, probabilmente grazie al fatto che tutto è stato scritto e diretto da Vince Gilligan.

Due cose mi hanno fatto “rievocare” la serie ma credo che sia stato il mio cervello a fare congetture:

  • un momento in cui si vede Jesse di profilo e un suo lieve riflesso: rivedendo la serie mi sono accorto che ci sono state spesso delle scene con il riflesso ad uno specchio o qualcosa di lucido;
  • il momento FAR WEST tra Jesse e Neil Kandy: questo mi ha fatto pensare alla mitica parte in cui Walter White compra la sua prima pistola per auto difesa e poi fa le prove davanti una sedia per provare dove la pistola fosse più comoda e più veloce da estrarre.

La parte finale in cui, finalmente, Jesse viene trasportato da Ed in Alaska (come aveva detto Mike) per poi ricominciare la nuova vita come Signor Driscoll, è assolutamente la mia preferita. Il film si conclude con la scena subito successiva, quando è in auto e rivive uno dei momenti con Jane.

Per concludere, il film non mi è dispiaciuto ma non mi ha neanche entusiasmato più di tanto, semplicemente non era necessario perché, per me, il finale “aperto ma non più di tanto“ della serie rimane perfetto così com’è. Sarebbe stata una scelta migliore, girare il film poco tempo dopo la fine della serie, in modo da mantenere veramente una continuità.

El Camino è un accontentino, una mossa di marketing, girato bene, ma che stona se si ripensa al capolavoro che èBreaking Bad.

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