Il Coronavirus ci sta debilitando e, che ci piaccia o meno, siamo fortunati a non essere americani.
In questo periodo difficile per tutti quanti noi, il Coronavirus ha giocato un ruolo fondamentale mettendo in ginocchio la società che fino ad oggi tutti quanti noi conoscevamo. Siamo rintanati in casa. Siamo “costretti” a convivere con le nostre dolci metà e con i nostri figli. Siamo costretti a non vedere mamma, papà, nonne e parenti. Insomma ci è stata stravolta la vita in una maniera che nessuno di noi si sarebbe mai effettivamente aspettato. Alzi la mano chi pensava di non poter uscire, a marzo 2020, per prendere una bella boccata di aria fresca al parco? Ecco appunto.
Detto questo qualche ora fa riflettevo inizialmente su una fotografia che ho visto in Rete relativa al popolo americano. Metto in chiaro che adoro gli USA e che, da buon malato di tecnologia, non vedo l’ora di poterci andare (magari in viaggio di nozze chi lo sa). Tuttavia non riesco a condividere ciò che sta succedendo dall’altra parte dell’Oceano Atlantico dove la popolazione, e non scherzo, va ancora in spiaggia. Giuro, come detto ho visto una fotografia di poche ore prima che faceva riferimento ad una spiaggia in Florida affollata di persone tutte belle appiccicate fra di loro, sudate ed intente a prendere il sole. Bah.
Vogliamo parlare poi delle armi? Per chi la conoscesse, Clio Make Up ha pubblicato qualche giorno fa sul suo profilo Instagram alcune stories dove spiegava come mai lei (incinta), il marito e la piccola figlia Grace si stavano spostando dalla loro casa di New York. La gente, raccontato in presa diretta, non andava a fare scorte di cibo, medicine e quant’altro ma faceva la coda per acquistare le armi. ARMI! C’è una pandemia in atto che sta mettendo in ginocchio il mondo e loro comprano le armi per difendersi dagli sciacalli che potrebbero entrare in casa e derubarli di tutto. Ok la preoccupazione (che comunque non tendo a capire), ma ci rendiamo conto della gravità? Nel caso specifico vedere una futura mamma, Clio, in lacrime perché “costretta” a lasciare la propria casa con la sua famiglia ammetto che mi ha fatto non poco emozionare. Ripeto, il personaggio non lo conosco se non tramite lo zapping serale dei social della mia dolce metà ed un minimo di fama nel Web, ma questo non mi ha impedito di far scendere una lacrimuccia nel mio piccolo.
Just as grocery stores have been stripped bare by Americans worried about the coronavirus, guns and ammunition have been flying off the shelves too.https://t.co/bpekJEJniL
— The Associated Press (@AP) March 17, 2020
Ok superato questo e dopo una giornata pessima in cui ho anche rivisto le immagini delle bare portate via da Bergamo con i camion dell’Esercito Italiano, ho pensato di essere fortunato ad essere italiano.
Ci lamentiamo spesso delle tasse e dei servizi che non funzionano. Pensate però se fossimo stati noi gli americani oggi. Abbiamo una mezza idea di quanto costa un ricovero? Assolutamente no e per questo dobbiamo solamente abbassare il capo e non dire niente in merito al nostro Paese. Noi, qui, stiamo si morendo per via di una salvaguardia iniziale presa troppo sottogamba nonostante gli appelli dei medici. Lì, negli USA invece, stanno commettendo lo stesso errore con l’unica grande differenza che la sanità si paga in ogni singolo aspetto. Lì i morti saranno tanti perché sappiamo quali sono i limiti della società americana nei confronti delle assicurazioni sanitarie. Ci hanno provato in molti e forse, solamente ora, capirannoi che quel genere di sistema non funziona e che andrebbe cambiato.
Menomale che non sono americano e dai che ci riprenderemo. Ah, magari usciti da questa situazione infernale cerchiamo di lamentarci un pelo di meno nei confronti delle cose che qui in Italia funzionano ❤️