Dopo due anni voglio raccontarvi il mio passaggio alla trackball e di conseguenza l’abbandono del mouse.
Come ogni buon appassionato di tecnologia, uno degli accessori che ho cambiato di più è il mouse.
La mia voglia di cambiare non era dato tanto dall’estetica, che non mi è mai interessata, ma dalla comodità, infatti ogni mouse dopo un po’ mi dava letteralmente fastidio, in primis al polso, poi per l’impugnatura e i DPI (la sensibilità del mouse).
Tra tutti i mouse che ho avuto ci tengo a nominare quello con impugnatura verticale, perché è quello che mi ha portato a fare una ricerca abbastanza approfondita sulla postura della mano, sul come questa debba posizionarsi per evitare tutti i problemi di postura come il classico tunnel carpale, il dolore alla spalla e al collo.
Ora, non voglio dire che questi dolori siano causati solo dal mouse, però nel mio caso, prima di scrivere questo articolo sono tornato per circa un mese ad un mouse normale e ho avuto non pochi problemi.
Lo step successivo del mouse con impugnatura verticale è la trackball e il vantaggio è proprio il fatto che stia ferma nella scrivania, per comandare il cursore bisogna muovere la “pallina” o con il pollice o con tutta la mano, dipende dal modello. \ Inoltre la postura della mano più aperta evita che il polso poggi direttamente sulla scrivania, evitando il tanto odiato tunnel carpale.
Io posseggo il Logitech M570, la prima ( e la più famosa) trackball della casa, molto più plasticoso rispetto al nuovo MX Ergo ma anche meno costoso, e per approcciarsi per la prima volta con questo genere di mouse è a mio parere la scelta migliore, insieme al modello Amazon Basics che è praticamente una copia.
Sono quasi 3 anni che uso solo ed esclusivamente il Logitech M570, lo porto ovunque, non è ingombrante e mal che vada posso sempre appoggiarlo sul pc, in modo da non occupare tanto spazio, per esempio nei voli aerei oppure nei banchi universitari.
Se pensate che muovere il pollice possa dar fastidio nel lungo periodo, vi assicuro che non avrete nessun dolore, provare per credere.
Per intenderci, non è un mouse con cui si possa giocare data la scomodità nel muovere il pollice freneticamente, in ogni caso la trackball ha un’ottima precisione ma non è abbastanza per poter lavorare di precisione, mi riferisco per esempio ai lavori di editing con Photoshop oppure una maschera su Premiere (per questo genere di lavori mi capita di usare un mouse normale).
Insomma, la trackball è uno stile di vita, fa bene alla postura e contemporaneamente riesce a trasmettere tranquillità quando si usa il computer, credo di aver raggiunto una certa stabilità.