Il nuovo metodo che prevede test sulle fogne a Madrid sta dando grandi risultati per la prevenzione di focolai di Coronavirus.
In attesa del vaccino, tutti gli Stati del mondo stanno studiando misure restrittive per limitare i danni che la nuova ondata di Coronavirus sta portando.
La curva dei contagi è in crescita esponenziale, ed in Italia c’è attesa per quel che sarà il nuovo DPCM varato dal Consiglio dei Ministri e che probabilmente porterà altre limitazioni alla nostra vita.
In Europa molti Paesi stanno facendo registrare numeri negativi da capogiro, e tra questi c’è la Spagna che al momento è vicina al milione di contagiati con circa 35.000 decessi da inizio pandemia.
Dati che spaventano, anche se il rapporto tra morti e contagiati è ben inferiore rispetto a quello dell’Italia.
Fogne di Madrid: il metodo che dimezza il contagio
Nonostante tutto c’è un’area della Spagna che sta riuscendo a contenere il virus decisamente meglio rispetto al resto della penisola iberica.
Si tratta dell’area della capitale, dove è stato studiato e messo in pratica un nuovo metodo: con l’analisi delle fogne di Madrid e dei mini-lockdown, i risultati sono stati stupefacenti.
“Misuriamo il virus nelle acque reflue. Abbiamo capito che sopra una certa soglia, entro 48 ore esploderà un focolaio. Siamo stati in grado di chiudere preventivamente”, ha dichiarato al Corriere della Sera Isabel Díaz Ayuso, presidente della Comunidad di Madrid e membro del Partito Popolare.
Dal 27 settembre all’11 ottobre il tasso di contagi è stato dimezzato in tutte le aree chiuse: un approccio metodico ed intelligente, che consente quindi all’economia di continuare a girare e di chiudere soltanto le aree a rischio.
Il metodo Madrid nel mondo
Il metodo Madrid, in realtà, è stato già utilizzato in altri Paesi. Ad esempio in estate nell’Università dell’Arizona è stato trovato nelle fogne alcune tracce di Coronavirus associate al dormitorio Likins Hall, e così le autorità hanno sottoposto al tampone tutti gli studenti evitando il propagarsi del virus.
Le acque reflue possono essere determinanti nella prevenzione, e lo dimostra anche il fatto che dall’analisi delle fognature dello scorso dicembre a Milano e a Bologna sono state trovate tracce di Coronavirus, che poi si è propagato e ha dato origine alla pandemia.