Covid, coprifuoco anche in Campania. Quando scatterà

Vincenzo De Luca annuncia nuove chiusure: scatta il coprifuoco in Campania. Decisione anticipata di una settimana

La decisione era nell’aria, ora è ufficiale: scatta il coprifuoco anche in Campania. Lo ha annunciato il governatore della Regione Vincenzo De Luca.

“Ci prepariamo a chiedere in giornata il coprifuoco. Si interrompono le attività e la mobilità alle 23 per contenere l’onda di contagio”. Queste le parole di De Luca pronunciate nel corso di una visita al Covid Residence per i positivi asintomatici all’Ospedale del Mare.

I numeri della regione del centro-sud continuano a spaventare, ed insieme alla Lombardia è sicuramente la zona più colpita da questa seconda ondata di Coronavirus.

La decisione sarebbe dovuta scattare la prossima settimana, come dichiarato dallo stesso Governatore, ma è stata anticipata seguendo il modello della regione lombarda. Il coprifuoco scatterà quindi venerdì 23 ottobre.

Coprifuoco Campania, De Magistris pessimista: “Ci aspetta un nuovo lockdown”

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Luigi De Magistris

Il coprifuoco imposto da De Luca rischia però di non essere l’unico boccone amaro che i campani dovranno ingoiare.

Stamattina, infatti, nel corso di un’intervista a Radio1 Rai, il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ha attaccato duramente la Regione: “Penso ci siano stati errori molto gravi, la medicina territoriale è stata smantellata già prima della pandemia. Andremo sicuramente al lockdown in Campania, sono rimasti 15 posti in terapia intensiva”.

Parole dure quelle del primo cittadino di Napoli, che ha poi voluto scagionare i cittadini. Secondo lui infatti la maggior parte delle persone ha avuto un atteggiamento responsabile e gli errori sono riconducibili alla cattiva gestione delle risorse sanitarie.

Dietrofront invece per quel che riguarda le scuole chiuse. In Campania da lunedì le scuole elementari saranno riaperte, anche se sarà la ASL a dare il parere definitivo: “Il presupposto per riaprire deve essere la garanzia delle condizioni sanitarie e questa garanzia non può essere scaricata sui presidi ma sulle Asl”.

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