Emergenza Coronavirus, dopo il nuovo Dpcm del governo ora le Regioni passano all’azione stanno pensando a misure più rigide
Le misure restrittrive previste dal nuovo Dpcm voluto dal governo Conte non bastano. Almeno è così per le Regioni che chiedono maggiore rigore e intanto si organizzano per passare all’azione.
Dopo il coprifuoco in Lombardia, la prima aministrazione locale ad essersi mossa, altri provvedimenti stanno per arrivare o sono appena stati firmati dai governatori regionale., Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, poco fa ha firmato due nuove ordinanze che mettono paletti precisi.
🔴 MISURE ANTI COVID: IN PIEMONTE DIDATTICA A DISTANZA AL 50% ALLE SUPERIORI PER LE CLASSI DALLE 2 ALLE 5 E CHIUSURA DEI CENTRI COMMERCIALI NEL FINE SETTIMANA
👉🏻 https://t.co/RYQzwLFVN4 pic.twitter.com/LKAPpcizQx— Alberto Cirio (@Alberto_Cirio) October 20, 2020
Nel fine settimana chiusura dei centri commerciali su tutto il territorio regionale ad eccezione di quelli che commerciano alimentari, beni di prima necessità ma anche le farmacie. Inoltre chiusura notturna, dalla mezzanotte alle 5, di tutte le attività commerciali al dettaglio e divieto di vendita di alcolici dopo le ore 21.
In più obbligo per le classi dalla seconda alla quinta della scuola secondaria di secondo grado, di alternare per almeno il 50% dei giorni la didattica digitale a distanza con la presenza in aula. Tutti i provvedimenti saranno validi fino al 13 novembre.
Nuovo Dpcm, le Regioni vanno anche otre: le decisoni di Liguria, Campania
Nuovo Dpcm, anche la Regione Liguria sta per muoversi sulla scia di Piemomnte e Lombardia. Il presidente Giovanni Toti firmerà un’ordinanza che da lunedì 26 ottobre vieterà ovunque l’assembramento nell’intero territorio per bloccare la crescita del contagio.
Non da meno il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Ha già annunciato anch’egli un coprifuoco dalle 23 alle 5 a partire da venerdì prossimo, 23 ottobre. Dal 26 ottobre però saranno riaperte le scuole elementari e almeno 100 militari saranno inviati a supporto dei controlli sul territorio.
A Gorizia annullata la tradizionale Fiera di Sant’Andrea, compreso il mercatino. Cancellati anche i classici mercatini di Natale in Alto Adige, come ha fatto sapere il governatore Arno Kompatscher. Qui scatterà la chiusura dei bar alle 23 e delle sale gioco alle 18. E niente mercatini nemmeno a Trento, come ha fatto sapere il sindaco.