Il Decreto Ristori, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale questa notte, è già entrato in vigore. Quali categorie ne usufruiranno e di che entità saranno gli aiuti.
Il Governo, avendo dovuto di nuovo limitare gli spostamenti degli italiani per fronteggiare la Pandemia, ha messo in campo risorse utili, almeno questo è l’auspicio, per sopperire alla crisi economica che l’interruzione delle attività produttive ha comportato. Molte sono le categorie colpite dalla crisi economica che in questi giorni manifestano in tante piazze del bel Paese che nel Decreto Ristori dovrebbe trovare le risposte alle loro istanze.
Decreto Ristori, 53 categorie potranno usufruire degli aiuti a fondo perduto
Il Decreto Ristori segna la continuità con il Decreto Rilancio di pochi mesi fa, tant’è che molti aiuti verranno erogati automaticamente per le categorie che ne hanno già usufruito e grazie alla sinergia con l’Agenzia dell’Entrate il Governo spera di iniziare ad erogare già a metà novembre. Alcune categorie, come taxi e ncc, hanno visto riconosciuto il 100% dell’aiuto passato mentre ad altre attività la percentuale di sussidio statale aumenta. 38 tipologie d’impresa sulle 53 coinvolte(es. palestre, ristoranti, piscine) riceveranno il 200% dell’aiuto passato, mentre bar, pasticcerie e strutture alberghiere si dovranno accontentare del 150% fino ad arrivare al 400% delle discoteche e sale da ballo a cui spetta l’aiuto maggiore.
DECRETO RISTORI;IL PDF DEL TESTO IN GAZZETTA UFFICIALE
Gli altri ristori sono calibrati sulle diverse tipologie di chiusura. Per le attività molto dipende dal fatturato passato e dal danno oggettivo che la pandemia e le restrizioni di movimento ha provocato. Ad esempio un cinema con ricavi tra i 400 mila euro ed il milione riceverà un ristoro di quasi 18.000 euro mentre un ristorante con un utile uguale riceverebbe meno di 14.000euro. Per non parlare dei bar, nel caso di un bar con un utile inferiore a 400 mila euro riceverà un ristoro pari a 2.941 euro, una gelateria 3.480 euro ed una palestra 4.056 euro (fonte Ansa)
Decreto Ristori, 85Mln per pc e dispositivi digitali per didattica a distanza
Nel Decreto Ristori non sono previsti solo aiuti alle attività produttive ma, con questo documento il Governo vuole ribadire il diritto allo studio. La didattica a distanza è uno strumento indispensabile per provare a convivere con la Pandemia senza trascurare la preparazione delle nuove generazioni ma allo stesso tempo può diventare anche la causa dell’abbandono da parte di tanti ragazzi dal percorso istruttivo. In questa ottica vanno i fondi pari a 85 milioni di euro stanziati nel Decreto Ristori proprio per fornire in comodato d’uso pc e dispositivi indispensabili per la didattica a distanza per i bambini in necessità.