Gigi Proietti, la sua morte in una famosa “barzelletta”

Gigi Proietti ci ha lasciato il 2 novembre 2020. Legata alla data della sua morte c’è una delle sue barzellette più famose

Gigi Proietti, la sua morte in una famosa "barzelletta"
Il maestro a teatro

C’è chi attore ci nasce e chi ci diventa. Alcuni invece se ne vanno con un lascito involontario. Qualche giorno fa ci ha lasciato Gigi Proietti, straordinario interprete teatrale e cinematografico.

L’attore romano è conosciuto ai più per le sue interpretazioni comiche, e soprattutto per il modo tutto personale di raccontare le barzellette.

Dal “cavaliere nero” all’avvocato, alzi la mano chi almeno una volta nella vita non ha visto o ascoltato il “maestro” mentre con la sua mimica e le sue intonazioni faceva ridere di gusto il pubblico.

In questi giorni di lutto molti fans hanno riproposto alcune delle più celebri battute di Gigi, prese dai suoi spettacoli o dai suoi film più famosi come “Febbre da Cavallo”.

Gigi Proietti e la barzelletta nascosta nella sua data di morte

Ma c’è una curiosità legata proprio alla sua data di morte, ovvero il 2 novembre.

Gigi Proietti infatti, per una strana coincidenza, è nato e morto nello stesso giorno, proprio quando avrebbe compiuto 80 anni.

Il 2 novembre, conosciuto ai più come “il giorno dei morti”, può essere scritto anche sotto espressione matematica come 2/11.

E proprio dividendo 2 per 11, il risultato della vostra calcolatrice darà 0.181818181818.

Sì, è proprio la celebre espressione della “barzelletta del 18” in cui Proietti ripeteva continuamente il numero girovagando per la città finchè un curioso non gli chiedeva il motivo.

Al malcapitato passante l’attore rispondeva così: “Eccone un altro che non se fa i cxxxi sua”, per poi ricominciare a contare.

Grazie Gigi, anche questa curiosità è un modo per ringraziarti delle tante risate fatte con te.

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