Nella conferenza stampa Conte ha stilato la lista delle 3 zone nazionali: ecco quali sono le regioni per le zone gialla, arancione e rossa e quali restrizioni prevedono
Una lunga conferenza esplicativa quella che il Premier Conte ha affrontato questa sera e che sembra aver chiarito ogni punto del nuovo DPCM che aveva generato non poche polemiche sul web.
Il nocciolo duro della conferenza è stato ovviamente la questione della divisione delle regioni nelle varie zone: gialla, arancione e rossa.
Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza ha anche spiegato il perchè dell’assenza della zona verde.
Durante la conferenza stampa, il Presidente Giuseppe Conte ha iniziato dichiarando che oggi abbiamo un chiaro scenario della curva dei contagi. Questo ci permette di comprendere il rischio e come agire per prevenire una catastrofe.
“Se adottassimo misure omogenee in tutta la nazione, non faremmo il bene delle regioni. Imporremmo misure maggiormente restrittive nelle aree in cui la situazione è meno grave”.
Per poi aggiungere che il ministro Speranza ha individuato tramite ordinanza quali sono le regioni che rientrano nella categoria rossa, gialla ed arancione.
Vediamo in dettaglio quali saranno le restrizioni delle regioni.
Per quanto riguarda l’area gialla le regioni che ne fanno parte sono: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Province di Trento e Bolzano, Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto.
Il Presidente Conte ha poi continuato con la descrizione di ciò che accadrà nell’area arancione.
Fanno parte della zona arancione Puglia e Sicilia.
Le zone rosse, da come abbiamo potuto comprendere a seguito della conferenza, sono le zone con criticità alta.
Le regioni che appartengono a questa categoria sono: Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
A queste regioni si applicano misure ancora più restrittive.
In aggiunta a quanto sopra elencato, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte ci ha tenuto a precisare che le aree verdi non ci sono perchè nessuna regione può sottrarsi alle misure restrittive.
Il DPCM, ricorda il Presidente, entrerà in vigore dal 6 Novembre e resterà tale fino al 3 Dicembre.
Future ordinanze, inoltre, del ministro della Salute non saranno discrezionali ma recepiranno l’esito del monitoraggio periodico.
Il Presidente Conte ha anche parlato di un decreto ristori bis proprio per far fronte alla crisi economica ed ai problemi economici che ne conseguiranno.
Sembra che verranno stanziati, secondo quanto dichiarato dal Presidente Conte, circa 1 miliardo e mezzo di euro.
A seguito della domanda posta da un giornalista sulla visita ai congiunti il Presidente ha risposto che c’è una raccomandazione secondo cui “non si debba andarli a trovare”.
“Nelle regioni rosse è addirittura l’uscita da casa che va motivata” ricorda il premier Conte.
Quindi, per quanto riguarda le visite, anche nelle aree gialle c’è la raccomandazione di non spostarsi per creare occasioni di pericolo.
Non vi è un obbligo, ma il Presidente ha aggiunto di confidare che anche le raccomandazioni vengano rispettate e che ci si sposti il meno possibile.
In conclusione della conferenza il Presidente si è espresso anche sull’autocertificazione: si nelle zone rosse, non nelle altre due zone.
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