Le parole di Joe Biden fanno eco sul popolo americano e su quello internazionale. L’appello all’ordine deriva anche dalle accuse del suo avversario Donald Trump.
Per molti appassionati questa doveva essere la notte in cui ci sarebbe stato il discorso con cui Joe Biden si sarebbe riconosciuto vincitore delle elezioni.
Il discorso di colui che ormai è quasi certo che sarà il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America non è stato sulla linea che ci si aspettava.
Un discorso molto breve e che contiene però risvolti politici davvero molto importanti.
Innanzitutto Joe Biden si è rivolto direttamente ai sostenitori di Trump: “Siate calmi, io sarò presidente di tutti ma questa è la nostra democrazia e non accetteremo che venga sovvertita la volontà popolare”.
Il candidato e probabile vincitore delle elezioni, Joe Biden ha poi ha rassicurato i suoi elettori: “Siamo già al lavoro, non ci lasceremo trascinare nelle polemiche e mi è chiaro che oltre a Covid ed economia, tra le nostre priorità c’è anche il cambiamento climatico”.
Toni molto simili al suo precedente discorso.
Infine Joe Biden si è rivolto direttamente ai funzionari ed ai giudici che dovranno decidere sui ricorsi presentati dal presidente Trump.
Secondo il punto di vista del candidato democratico “Il popolo ha parlato, i 5 milioni di voti in più che ho ricevuto richiedono rispetto, la nostra proposta politica è quella scelta dagli americani”.
Sembra inoltre che un giudice ultraconservatore della Corte Suprema, Samuel Alito, alcune ore prima aveva imposto alla Pennsylvania di tenere separate e contare separatamente le schede elettorali arrivate dopo il 3 novembre.
Questa mossa in realtà non ha avuto alcun effetto pratico. La Pennsylvania già lo faceva.
Di fatto però sembra una piccola strizzata d’occhio alle richieste di Trump.
Donald Trump non è assolutamente intenzionato a riconoscere la vittoria alle presidenziali di Joe Biden, anche se dovesse perdere in Stati come la Georgia o la Pennsylvania.
Questo è quanto riferito dalla Cnn, facendo riferimento ad alcune conversazioni che il candidato repubblicano Donald Trump avrebbe avuto con alcuni membri del suo staff, tra cui il capo dello staff Mark Meadows.
Intanto però la Cybersecurity and Infrastructure Agency (Cisa), che si occupa di monitorare il voto, ha respinto le accuse di frode elettorali avanzate da Donald Trump finora risultate infondate.
Gli uffici elettorali locali dispongono di misure di rilevamento che “rendono estremamente difficile commettere frodi attraverso schede contraffatte”, ha riferito la CISA.
Il web continua ad essere fortemente interessato da queste elezioni che secondo molti “sta continuando per le lunghe”.
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