Chi è il bambino in foto? Oggi è dirigente affermato e imprenditore. Ma è stato un grande campione dello sport, ha vinto tanti trofei
Riuscite a indovinare chi è il bambino in foto? Lo scatto risale alla metà degli anni ’80, il suo look non sarà diverso negli anni successivi.
La foto è stata scattata in un sobborgo londinese, dove il bambino è cresciuto. Anche se diventerà famoso in un’altra città inglese.
Oggi questo bambino è un dirigente sportivo, impegnato in un paese diverso dall’Italia dopo aver fatto una grandissima carriera.
Lo sport in questione è il calcio, il più popolare quasi in tutto il mondo, specialmente nel paese di appartenenza di questo bambino.
Ma oggi questo bambino non è soltanto un dirigente sportivo. E’ anche un imprenditore di successo, sono tanti gli investimenti fatti negli ultimi anni.
Investimenti fatti soprattutto nel mondo del calcio, acquistando un club e costruendo impianti sportivi.
Ma non è stato soltanto un grande campione, si tratta ancora oggi di uno degli uomini più amato dalle donne di tutto il mondo.
In più di un’occasione, infatti, ha sfilato per alcuni marchi molto famosi di alta moda, riscuotendo un grande successo.
Ti potrebbe interessare anche – Rassegna stampa 9 novembre. I principali quotidiani italiani
https://twitter.com/premierleague/status/1325555695979204608
Chi è il bambino in foto? Un ex sportivo, sex symbol, oggi dirigente. Di chi si tratta?
La foto è stata sicuramente scattata dal padre, molto tifoso della squadra per la quale ha giocato per buona parte della carriera.
Avete capito chi è il bambino in foto? Ma certo, è proprio lui. E’ David Beckham, stella della nazionale inglese.
David nasce a Londra nel 1975 ed è da sempre tifoso del Manchester United.
Eredita questa passione dal padre, che spesso lo porta all’Old Trafford per seguire le partite casalinghe dei ‘Red Devils’.
A 11 anni, più o meno all’epoca dello scatto, inizia a fare diversi provini per alcuni club inglesi, con scarso successo.
La svolta arriva nel 1991, quando entra nel settore giovanile del Manchester United, la sua squadra del cuore.
Un anno dopo arriva il debutto in prima squadra e la firma sul primo contratto da professionista. E’ il 1992, un anno che sarà decisivo per lui.
Ti potrebbe interessare anche – Covid, l’Ordine dei medici: “Lockdown totale in tutto il paese”
Le prime soddisfazioni e la definitiva esplosione insieme alla ‘Class of ’92’
Beckham, infatti, fa parte della ‘Class of ’92’, una generazione di fenomeni che nel 1992 hanno iniziato ad affacciarsi nella prima squadra dello United.
Oltre a lui, facevano parte della ‘Class of ’92’ Phil e Gary Neville, Ryan Giggs, Paul Scholes e Nicky Butt. Saranno tutti pupilli di Sir Alex Ferguson.
Dopo aver concluso la carriera giovanile e aver fatto un breve periodo in prestito, nel 1995 inizia ad essere titolare nel Manchester United.
Da quel momento non si ferma più e inizia ad essere un perno fondamentale per lo United e per la Nazionale inglese.
Con i ‘Red Devils’, allenati dal mitico Alex Ferguson, colleziona ben 394 presenze, segnando 85 goal.
Alcuni di questi sono da cineteca e resteranno per sempre nella memoria di tutti coloro che amano lo sport.
Con il Manchester United arrivano tanti trofei, il punto più alto è la finale di Champions del 1999.
L’avversario è il Bayern Monaco e al 90esimo i bavaresi sono in vantaggio grazie a un goal di Basler.
Nei minuti di recupero arrivano i goal di Sheringham e Solskjaer – attuale tecnico del Manchester United – e in entrambi i casi David Beckham ci mette il suo zampino.
Oltre alla Champions del ’99, con lo United vince anche 6 campionati, 2 FA Cup, 2 Charity Shield e una Coppa Intercontinentale.
Leggi anche – Calcio, Nazionale nei guai: Fiorentina e Roma bloccano i giocatori
Il trasferimento al Real Madrid: David veste la maglia dei ‘blancos’
Nell’estate 2003 arriva il trasferimento al Real Madrid. Da questo momento David diventa un’autentica superstar.
Il suo nome è sulla bocca di tutti: è uno dei calciatori più forti del mondo, gioca nel club più importante del mondo, ha una moglie famosissima ed è considerato uno degli uomini più belli del mondo.
Al Real Madrid incontra tanti campioni ma riesce a non sfigurare e ad essere importante, spesso decisivo.
Nella capitale spagnola resta per quattro stagioni, togliendosi la soddisfazione di vincere due titoli.
Una Liga nel 2007, con Fabio Capello in panchina, e una Supercoppa di Spagna nel 2003.
I nostri lettori leggono anche – Previsioni meteo 9 novembre: prevale il sole, ma occhio alla nebbia
Il finale di carriera e le ultime soddisfazioni da calciatore
Nel 2007 si trasferisce a Los Angeles, dove va a giocare per i Galaxy, portando grande visibilità al campionato americano.
Dopo di lui, tanti campioni decidono di trasferirsi negli Stati Uniti, dove il calcio non è mai stato il primo sport nazionale.
Nei periodi di sosta del campionato americano, David lascia gli Stati Uniti per andare a giocare nel Milan.
Con il club rossonero non vince nessun trofeo, mentre con i Galaxy riesce a vincere due volte il campionato statunitense.
Nella stagione 2012/13 gioca le ultime partite della sua carriera con i francesi del Paris Saint-Germain.
Con il club transalpino riesce a vincere il campionato, con Carlo Ancelotti in panchina.
Potresti essere interessato a – Grande Fratello VIP: Stefano Bettarini rischia la squalifica. Bestemmia nella casa
David Beckham. Vita privata, chi è sua moglie e cosa fa dopo il ritiro
Dopo il ritiro, avvenuto nel 2013, David Beckham inizia la sua avventura da dirigente sportivo.
Insieme ad altri soci, acquista un club in Florida, l’Inter Miami FC, squadra nella quale oggi milita Gonzalo Higuain.
Beckham è sposato con Victoria Adams dal 1999. Victoria è una superstar di fama mondiale.
E’ stata una delle componenti della pop band più famosa degli anni ’90, le Spice Girls, che hanno venduto milioni di copie in tutto il mondo.
David e Victoria hanno quattro figli, tre maschi e una femmina: Brooklyn Joseph (21 anni), Romeo James (18 anni), Cruz David (15 anni) e Harper Seven (7 anni).
David Beckham sostiene l’UNICEF da tanti anni, sin dai tempi del Manchester United. Dal 2005 è diventato ambasciatore del fondo.
E’ portavoce dell’organizzazione no-profit ‘Malaria No More’, che prova a debellare la malaria in Africa dal 2006.
Quando ha giocato nel Paris Saint-Germain ha deciso di devolvere l’intero stipendio in beneficenza.
La cifra è stata devoluta ad un’associazione parigina che aiuta minorenni in difficoltà.