Emergenza Covid, altre 5 regioni passano in zona arancione

Emergenza Covid, il governo ha deciso: dal 10 novembre altre cinque regioni passano dalla zona gialla a quella arancione

Il premier Conte lo aveva già annujncatio la settimana scorsa quando ha presentato il nuovo DPCM: la suddivisione dell’Italia in zone non era definitiva ma poteva subire cambiamenti. Così sarà dall’11 novembre prossimo, con cinque regioni retrocesse dalla zona gialla a quella arancione, cioè di medio rischio.

Belgio nella morsa del Covid: è il paese più contagiato d'Europa
Emergenza Covid, altre 5 regioni passano in zona arancione (Websource)

Non c’è ancora una comunicazione ufficiale da parte del governo a cominciare dal ministro della Salute, Roberto Speranza che supervisiona queste decisioni. Ma ad anticiparlo sono un paio di governatori e il sindaco di una città importante come Firenze. Quindi da mercoledì Toscana, Liguria, Abruzzo, ma anche Umbria e Basilicata saranno retrocesse in zona arancione.

Una decisione basata esclusivamente sui numeri che arrivano nella cabina di regia per l’emergenza Covid che ha previsto alcuni cambiamenti nelle zone di rischio. L’Alto Adige già oggi, con una ordinanza del Presidente pronvinciale di Bolzano, di fatto si era retriceso in zona rossa, ma ci sono anche altri possibili cambi in vista.

Il Veneto ad esempio, che ora è in zona gialla, rischia di passare in quella arancione per
un livello di criticità più alto. E soprattutto c’è la Campania, come aveva chiesto anche il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris: ‘Se la situazione è quella, a cui io credo, che viene descritta da medici e infermieri con file davanti agli ospedali ormai al collasso, proclamare la Campania zona rossa è una decisione purtroppo inevitabile. Anzi è una decisione tardiva”. La decisione ufficiale però sarà presa domani, 10 novembre.

Emergenza Covid, le reazioni alla decisione del governo di retrocedere alcune regioni

C’è chi accetta anche se non capisce fino in fondo, come la Liguria del governatore Toti. E c’è chi invece chiede misure più drastiche, come i cittadini della Campania.

Gestione cookie