Il direttore di “Libero”, Pietro Senaldi, finisce sotto accusa per il titolo su Kamala Harris del suo giornale: accuse di razzismo
Ancora una volta il quotidiano “Libero” finisce nel mirino per i suoi titoli. Stavolta si tratta della nuova vice presidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, che è stata definita “mulatta” dal quotidiano diretto da Pietro Senaldi. Già ieri social in fermento e una pioggia di accuse di razzismo per il giornale, ma oggi il direttore ha replicato alle critiche con un articolo che – in sostanza – calca la mano. La Harris, oltre che mulatta (per le sue origini africane) viene definita “meticcia“.
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Accuse di razzismo: tutti contro Senaldi, il direttore di “Libero”
Cosa dicevo ieri?
Oggi senaldi ( il minuscolo non è un caso) rincara la dose e la pezza è peggio del buco; meticcia, oggi la vicepresidente eletta degli USA è meticcia!
Ma quanto vogliamo sopportare questo pseudo giornalismo da strapazzo? https://t.co/PT0rIgoGNz— Alba #facciamorete (@minasettembre) November 10, 2020
La reazione dei social è stata ancora più inviperita: commenti al veleno contro Pietro Senaldi, non nuovo a questo tipo di provocazioni, e appello all’ordine dei giornalisti. Anche in passato il quotidiano “Libero” era finito nell’occhio del ciclone per alcuni titoli, spesso accusati di essere razzisti. Nei giorni scorsi, lo stesso Senaldi aveva paragonato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte agli attentatori islamici per i suoi dpcm presentati “al calar delle tenebre” e col “favore della notte”, come fanno i terroristi.
Mulatta…meticcia…
Che differenza fa?#10Novembre pic.twitter.com/tXeU0gCaWJ— T-Alex (@teoxandra) November 10, 2020
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Senaldi difende la scelta di Libero di usare il termine errato (oltre che ovviamente spregiativo) “mulatta” riferendosi a Kamala Harris, lamentando di essere stato vittima di “storm shit” per questo motivo. Si dice “shitstorm”. Bocciati anche in inglese, oltre che in italiano.
— ManySkills 🖖🏼 (@ManySkills1701) November 10, 2020