Ecco una breve lista delle cose che si possono fare all’interno delle zone rosse. I chiarimenti sono presi direttamente dalle Faq del Governo
Da quando è stato introdotto il nuovo DPCM del 3 novembre, l’Italia è stata suddivisa in tre zone di rischio secondo i parametri stabiliti dal Governo.
Attualmente le Regioni sono così suddivise:
Sulla base dei contagi, che verranno esaminati settimanalmente, le Regioni potranno cambiare “colore” passando da misure meno stringenti a quelle più restrittive o viceversa.
Spesso i decreti però vanno interpretati ed è normale una certa confusione tra i cittadini, visto che da marzo ad oggi le regole sono cambiate in continuazione.
Per venirvi incontro, attenendoci alle Faq pubblicate dal Governo stesso, entriamo nel dettaglio di ogni area per rispondere ai vostri dubbi.
All’interno dell’area rossa è vietato ogni spostamento, sia nello stesso comune che verso comuni limitrofi (inclusi quelli dell’area gialla o arancione), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità (per esempio l’acquisto di beni necessari) o motivi di salute.
Tutti questi spostamenti andranno motivati con autocertificazione, con le stesse modalità dei precedenti lockdown.
La giustificazione del motivo di lavoro può essere comprovata anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata.
Non è consentito far visita o incontrarsi con parenti o amici non conviventi, in qualsiasi luogo, aperto o chiuso.
Per questo specifico caso però vi sono delle eccezioni:
Sono invece vietati gli spostamenti per andare a trovare persone detenute in carcere o ricoverate in carcere ospedaliero.
Ovviamente dovranno restare a casa tutte le persone sottoposte alle misure della quarantena o dell’isolamento, e anche tutti i cittadini che dovessero riscontrare una temperatura corporea superiore ai 37,5°.
Fare la spesa fuori dal proprio comune è consentito solo se il genere acquistabile non è reperibile nel comune di residenza.
Per quanto riguarda passeggiate ed attività motorie, queste restano consentite nei pressi della propria abitazione e comunque senza creare assembramenti.
Stessa cosa per uscire con gli animali domestici: le visite al veterinario però saranno consentite solo in caso di urgenze, mentre dovranno essere posticipati i controlli di routine.
E’ possibile uscire per andare in chiesa e nei luoghi di culto.
Per chi utilizza l’automobile, è consentito utilizzarla con persone non conviventi purché siano rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea: ossia con la presenza del solo guidatore nella parte anteriore della vettura e di due passeggeri al massimo per ciascuna ulteriore fila di sedili posteriori, con obbligo per tutti i passeggeri di indossare la mascherina.
Questione seconda casa: l’accesso può essere consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni).
In quest’area, i ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 22, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario.
E’ possibile entrare all’interno dei locali solo per il tempo necessario a ritirare il prodotto da asporto, e non è consentito il consumo in prossimità delle attività.
Sono aperti solamente gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande siti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade, negli ospedali e negli aeroporti.
Le attività di ristorazione all’interno di strutture ricettive sono aperte e consentite senza limiti di orario.
Gli alimentari ed i supermercati dovranno vendere solo i generi di prima necessità, mentre resta consentito lo spostamento per la consegna ed il montaggio di mobili.
Restano consentite, anche se sconsigliate, le riunioni di condominio in presenza laddove non sia possibile effettuarle a distanza.
Fiere e mercatini, come ad esempio i mercatini di Natale, sono invece vietati.
Resta l’obbligo di mascherina per tutti i lavoratori, ad eccezione dei casi in cui l’attività si svolga individualmente e sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi.
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