Il 12 novembre 2003 un camion imbottito di esplosivo si fece esplodere all’ingresso della base italiana Maestrale. Morirono 19 italiani
Oggi molti personaggi politici (e non solo) hanno ricordato la strage di Nassiriya attraverso messaggi di memoria e cordoglio.
Quel giorno sono morti 19 italiani e 9 iracheni, è una giornata che difficilmente dimenticheremo.
L’obiettivo era l’ex sede della Camera di Commercio della città irachena, trasformata in quel periodo nella base militare Maestrale.
La base era gestita dai soldati italiani, in missione in Iraq in quel periodo particolarmente delicato.
L’Italia era presente con le sue truppe in Iraq per una missione di pace.
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La mattina del 12 novembre 2003 un camion imbottito con 150 chili di tritolo e liquido infiammabile si scagliò contro la base italiana Maestrale a Nassiriya.
Il camion era guidato da due terroristi, anch’essi morti nell’attentato. Morirono in totale 19 italiani e 9 iracheni. I feriti furono stati circa 60.
Subito dopo l’esplosione fu subito chiara la gravità dell’evento. La base italiana fu completamente distrutta.
L’attacco arrivò per mano di Al Qaeda, organizzato da Abu Omar al-Kurdi e probabilmente commissionato da Abu Musab al-Zarqawi.
Abu Musab al-Zarqawi è stato un terrorista molto pericoloso, ucciso nel corso di un raid aereo dalle truppe statunitensi e giordane.
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Subito dopo l’attentato, quando ancora non si conosceva il numero totale delle vittime, iniziarono le polemiche.
Furono molto coloro che criticarono la tipologia di missione che l’Italia aveva accettato di intraprendere.
Gli italiani erano molto amati dalla popolazione irachena, perché non avevano portato violenza a Nassiriya.
I soldati italiani intrapresero una missione basata più sulla mediazione.
Per questo motivo, i soldati italiani erano meno protetti e blindati, diventando un facile bersaglio per i terroristi.
Anche la base scelta, l’ex Camera di Commercio di Nassiriya, fu poi considerata troppo esposta e difficilmente difendibile.
Gli stessi attentatori in alcune intercettazioni parlavano della base Maestrale come un facile obiettivo.
Gli stessi soldati italiani furono molto criticati per alcune scelte dal punto di vista logistico.
La più importante fu quella di custodire le munizioni in un magazzino all’entrata della base.
Questo fece in modo che l’impatto del camion fosse ancora più forte e che l’esplosione fosse ancora più devastante.
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Esattamente 17 anni fa un attentato terroristico a Nassiriya uccise 19 italiani.
A distanza di tanti anni il ricordo è ancora ben presente nella memoria di tutti gli italiani.
Molti di questi, insieme a cariche dello stato e personaggi famosi, hanno ricordato le vittime attraverso i social.
Ecco i messaggi degli iscritti a Twitter:
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